Il trial, come tantissimi altri sport, e non soltanto quelli motoristici, l'ho sempre visto come il tentativo di superare ostacoli sempre piu' alti e piu' difficili, per certi versi mi ricorda il salto in alto o il salto con l'asta nell'atletica, oppure l'arrampicata libera, e cioe' cercare di alzare l'asticella delle difficolta' superabili a bordo di una moto, ovviamente la cosa e' stata regolamentata ai fini agonistici, alla fine, oltre a cercare di superare gli ostacoli, l'idea e' di vincere anche la gara. Le moto hanno seguito questo trend, ma e' cosi' da sempre, con la differenza che le moto degli anni settanta erano piu' "umane", selle decenti e serbatoi piu' capienti rispetto agli "attrezzi ginnici" che sono le trial di adesso, il problema siamo noi e non le moto, nel senso che non siamo mai stati capaci di utilizzare appieno le prestazioni delle moto, se non una minima percentuale, non si puo' biasimare chi e' in grado di risalire muri di oltre due metri partendo da fermo, e nemmeno chi effettua spostamenti, volée e numeri da circo, oppure chi va' avanti e indietro saltellando in monoruota, non e' certo colpa loro, anzi, sono quelli che hanno interpretato alla perfezione il concetto principe del trial e cioe' la "prova" a superare ostacoli sempre piu' alti e difficili.
Diciamo che il trial di una volta era alla portata di tutti o quasi, ma il motoalpinismo non e' mai cambiato, nel senso che si e' sempre andati a cercarsi "grane", tentando di andare a percorrere sentieri sempre piu' difficili ed impegnativi, e le moto da trial, anche quelle moderne hanno sempre cercato di renderci la vita piu' semplice, alla fine si cerca la moto piu' facile da guidare che ci sia, era cosi' una volta, ed e' ancora cosi' adesso..
Questa e' del 1977, non venitemi a dire che non era gia' "estrema" nella sua essenzialita' anche questa:
A me pare proprio che, in oltre quarant'anni, non sia cambiato proprio niente....