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Le moto e gli accessori => Altre moto => Stradali => Topic aperto da: Valchisun - 25 Novembre 2013, 22:24:42
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http://www.motociclismo.it/contraddizioni-moto-57104
Effettivamente fare proclami di ritorno al Mondiale di Moto Gp, con lo stabilimento di Scorze' chiuso fino a gennaio, non mi sembra il massimo della vita.... :73: :73: :73:
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sono sparate pubblicitarie che rovinano le aziende, come quando la Benelli passo in mano ai cinesi e la sua presidentessa dichiarò di avere progetti per entrare in SBK....se hai visto il salone e lo stand Benelli avrai capito tutto
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Sappiamo come andrà a finire , vero ? purtroppo in questo momento nel nostro paese non ci sono più persone con gli attributi e con la idee giuste per farci uscire da questa crisi ! :tris:
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Basta vedere come è messa Alitalia dopo l'arrivo di Colanino........
Meglio sparare al Berlusca..........
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Mi sembra di vedere che i grandi imprenditori di casa nostra sono bravi a parole e quando le cose vanno bene..... :tris:
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Immagino gia' come andra' a finire, una grande delocalizzazione in India di Piaggio, Aprilia e Moto Guzzi e fine delle trasmissioni! :73: :73: :73:
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Manco in India ce le vogliono, le Guzzi! :arar:
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Immagino gia' come andra' a finire, una grande delocalizzazione in India di Piaggio, Aprilia e Moto Guzzi e fine delle trasmissioni! :73: :73: :73:
Così dimostri di non aver letto attentamente l'articolo sull'India: il gruppo Piaggio ha preferito altri paesi asiatici... :tim:
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In India ci sono gia', la Vespa Px a due tempi gliela produce gia' la Bajay da anni!
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Vuoi dire che Piaggio paga una consociata KTM? sm414
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La Bajay produce sia la Lml, che la Vespa Px a due tempi 125 e 150 per la Piaggio, con una "modica" differenza di 1.500 Euro tra la Lml e la Vespa...
(http://www.finottorace.com/public/prodotti/piaggio-vespa-px-2011-7a8a7b03ef4072535c9923fdaf24abc4[1].jpg)
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mah, se andiamo a vedere la Ktm per metà è di proprietà indiana
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49 e fischia percento. Ma Piaggio, a quanto dice l'articolo postato proprio dal Valchi ieri, ha preferito costruire in Vietnam e in Cina.
Indi...India niet sm444
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Da quello che so io gli indiani avevano comprato le linee di produzione che la Piaggio aveva (con evidente lungimiranza....) dismesso.
dopo qualche anno la Piaggio ha messo in produzione le "vespa" di plastica....
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Questo potrebbe ben spiegare il perchè della LML, al di là di una semplice licenza. :tim:
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49 e fischia percento. Ma Piaggio, a quanto dice l'articolo postato proprio dal Valchi ieri, ha preferito costruire in Vietnam e in Cina.
Indi...India niet sm444
smbrv
Da quello che so io gli indiani avevano comprato le linee di produzione che la Piaggio aveva (con evidente lungimiranza....) dismesso.
dopo qualche anno la Piaggio ha messo in produzione le "vespa" di plastica....
smbrv
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Le aziende italiane faticano a vendere il loro prodotto in Italia e all'estero.
D'altronde la mentalità dell'italiano tende a "schifare" a priori i prodotti italiani, e da questo esempio perchè pretendere che gli stranieri comprino prodotti italiani!
Quando si fà un qualsiasi acquisto bisognerebbe pensare a quanti operai italiani si dà lavoro
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Il prodotto italiano lo scelgo per le caratteristiche che lo diversificano e lo rendono ai miei occhi più accattivante, e tra queste a volte la qualità non è che brilli per distinzione. In linea di massima è lo stesso motivo per cui viene scelto dagli stranieri, non è che li si debba costringere, gli si dà quel che cercano: status, identificabilità, originalità, forma.
Se viene scelto un prodotto estero, le caratteristiche ricercate o sono diverse o i punti di forza sono apparenti e dietro c'è un manufatto di valore pratico limitato. Non è il mercato che deve mantenere i lavoratori italiani, ma sono loro a dover lavorare in modo da meritare la sopravvivenza. Detta così pare alquanto crudo, ma sarebbe un discorso estremamente complesso da fare in modo esaustivo, che inizia dalle attività corporative, si sviluppa lungo il supporto della classe politica, e scende alla base attraverso la formazione d'impresa. I punti fragili del sistema produttivo italiano, inteso come forza economica, sono estremamente vasti e localizzati in modo nevralgico. Non basta più l'etichetta "Made in Italy" a decreterne la vendibilità assicurata.
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E' anche necessario sottolineare che in molto casi sono le stesse aziende italiane a sbagilare in pieno i prodotti da commercializzare, basti vedere nel settore dei maxi scooter, quanti Yamaha T max e quanti Honda Sh si vedono in giro e invece quanti Gilera Fuoco o Gilera 850 ci sono in circolazione? Se si sbaglia il prodotto o anche soltanto il marketing e la pubblicita' il consumatore non guarda soltanto se il prodotto e italiano oppure no, ma guarda piuttosto la qualita' o anche soltanto se il prodotto e' di tendenza, ma anche quello non e' un titolo tanto
semplice da acquisire, giusto o criticabile che sia, basti vedere il successo commerciale della Bmw Gs., anche diventare un prodotto di moda non e' certo una critica, anzi...
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Effettivamente il gruppo Piaggio in Italia vende ancora quasi 20.000 scooter targati contro gli oltre 30.000 pezzi della Honda (totale scooter e motovecioli targati), ma il gruppo italiano perde quasi un 25% rispetto al 2012, contro il -12,17% (dati aggiornati a settembre 2013) della Honda, se restiamo alle moto, la Honda ha nuovamente superato la Bmw, con 7.547 moto immatricolate contro le 7.262 della casa bavarese, terza la Ducati con 4.318 moto, quarta l'Harley Davidson con 4.003 unita', al quinto posto la Ktm con 3.938 moto.
La Honda perde un 13,35% dal 2012, la Bmw un 5,88%, la Ducati un 17,49%, l'Harley un -4,21 e la Ktm -2,52%