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« il: 26 Settembre 2018, 16:34:28 »
Non penso che avesse deciso di "mettere una seria ipoteca" già da domenica scorsa. A memoria, se prende 4 punti per tre gare su 5 è campione del mondo, può farle col gomito sinistro sul serbatoio.
Rossi mente su tutta la linea, ed è palese.
Se anche fosse che Yamaha ha ridotto gli investimenti in GP (per indirizzarli dove, in SBK?) semmai sarebbe per il discorso contrario, ossia dal momento che non se ne cava un ragno dal buco inutile smenarci energie.
Lorenzo nel 2015 e nel 2016, ultimi suoi due anni col Diapason, ha fatto 1° e 3°. La moto che ha lasciato era vincente, tant'è che un rookie come Vinales ha avuto un inizio campionato brillantissimo e lo stesso Zarco corre tuttora con la 2017 preferendola alla attuale.
Questo dimostra una sola cosa, secondo me: che non potendo copiare setting e mappe di Jorge nessuno trova il bandolo della matassa.
Sempre secondo me, quindi, questa è la prova del nove di chi è in grado di sviluppare una moto e chi no.
E temo se ne accorgeranno anche in Ducati, quando in poco tempo torneranno dov'erano due anni fa.