Credo che quele "motone" li' , tipo la Giesse Adventure, la Superténéré e la Stelvio, solo per menzionare le piu' mastodontiche, abbiano perfino un loro perche' anche nel fuoristrada, ovviamente non parlo di fare trial e nemmeno enduro da mulattiera, pero' possono risultare divertenti sulle strade bianche, dove, ovviamente non e' consigliabile avventurarsi da soli, e tantomeno in percorsi che non si conoscano bene, la tecnica di guida e' il "sorvolo", cioe' si tratta di fare galleggiare la moto su tutto quello che si vede arrivare sotto alla ruota anteriore, il trucco e' mai fermarsi, perche' se si tentenna e si tenta di ripartire da fermi in un tratto fangoso o in qualche rotaia profonda, allora li' si' che si rischia di volare a terra con tutti quei quintali e dopo sono c....i amari per rialzare 260 chili!Ed anche in discesa la tecnica giusta e' quella di fare scorrere la moto, guai ad impuntarsi mettendo la moto di traverso,salvo essere il pilota giornalista nonche' watusso di nome Catanese, intraversare involontariamente un pachiderma del genere e' una cosa molto facile perche' le moto dotate di cardano hanno una propensione innata a bloccare la ruota posteriore anche soltanto scalando una marcia! Quindi il fuoristarda "leggero" e' anche consentito ma non bisogna avere pieta', si deve avanzare sempre come dei Panzer con la prima o al massimo una seconda dentro, mai fu piu' vero il motto "Chi si ferma e' perduto" che in questi casi!
Ma hanno una dote che le enduro gara da 120 chili non hanno, difatti le racing sulle sterrate sono dei pesci fuor d'acqua, le maxi enduro sono stabilissime e i sassi piantati gli fanno un "baffo" mentre le piccole vanno dove vogliono, specie se si chiamano Ktm..... :'(