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Topics - alex

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Drive in / Scoperte....
« il: 23 Giugno 2012, 11:24:21 »
ho appena scoperto che la mia dirimpettaia zappetta i gerani sul balcone in T-shirt e senza mutande  sho  sm413 sm419

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Drive in / venerdì pomeriggio di fine luglio
« il: 22 Giugno 2012, 13:54:02 »

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Notizie e curiosità / La AT di Catanese all'asta
« il: 14 Giugno 2012, 21:35:53 »
Si, per beneficenza. Questo il messaggio che ha postato su FB:

L'oggetto è la mia Honda Africa Twin 750 preparata da rally (più 3 ruote complete di ricambio, motore, centralina, plastiche, ecc.) che ha corso tanti rally di Campionato Italiano e Mondiale.

Base d'asta uguale alla cilindrata: 750 €.
Rilancio minimo 50 €, da effettuarsi esclusivamente nei post di questo messaggio.

Il ricavato andrà interamente e direttamente devoluto (senza alcun intermediario) ad uno o più soggetti di una tendopoli dell'area Emiliana terremotata che stiamo individuando tramite volontari che operano in loco.
Ovviamente la donazione sarà qui documentata.

Chiusura dell'asta: 30 Giugno 2012 ore 23:59.

Questa sarà la gara più bella che farò con questa Moto.
Ma la vittoria, questa volta, dipende solo da voi.


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Ciclistica / RXV: pedane arretrate
« il: 03 Giugno 2012, 20:05:13 »
Visto che c'era fango, uscitina di 2 ore. 3 in verità..una extra per lavare la moto  sm470
Ho migliorato un po' la postura ed il relativo affaticamento ruotando in avanti il manubrio di una tacca. tranne nelle discese fetenti mi trovo bene. Per un piccolo step ulteriore, mi chiedevo se fosse possibile arretrare le pedane di un centimetro o anche più. Sarebbe un giovamento mica male per i miei poveri quadricipiti femorali!
Ma guardando l'attacco sul telaio la risposta mi pare negativa. Per caso esistono delle pedane aftermarket disassate, o con eccentrico, da adattare alla Bastarda?

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Abbigliamento ed equipaggiamento / Pasticciare un casco
« il: 01 Giugno 2012, 20:22:13 »
Visto che mi trovo uno Shoei opaco (e solo quello visto che il Diabolik II è partito per altri lidi) è un po' che penso di agghindarlo con un logo arancio a caso  :hehe:
Volendo proprio fare in casa (tanto qui in giro aerografatori non ne trovo) che vernice bisogna usare su un casco in composito?
E ancora: la mano di trasparente di finitura va carteggiata o si vernicia direttamente su quella?

E per finire: meglio che lascio perdere?  sm444

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Drive in / Se avete scoperto che siete salvi dall'IMU
« il: 26 Maggio 2012, 20:45:51 »
potete investire i risparmi in questo giochino qui (io non me lo posso permettere, ma sarebbe proprio bello):

http://www.infullgear.com/blog/2012/05/24/in-vendita-la-ducati-996-campione-del-mondo-1998-di-carl-fogarty/

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Racconti & aneddoti / La piega perfetta
« il: 26 Maggio 2012, 20:36:07 »
Forse è questa la quintessenza del motociclismo da bitume.
Pennellare una traiettoria unica, impeccabile, entrando in modo preciso ed uscendone leggero come una libellula.
Da sempre inseguivo la piega perfetta, ma sono un bitumaro di età tarda, ho imparato tardi e non sarò mai un vecchio marpione che all’amico che striscia la saponetta risponde col gomito che gratta per dieci metri.
In pratica che succedeva (uso il passato perché con la Adventure la piega vera me la posso scordare, specie con i ritmi che tengo adesso) ?
Succedeva più o meno questo: quella curva mi piace, la conosco, adesso la pennello come non mai.
Però poi:
Occhio a quella crepa nell’asfalto, quello sarà umido o solo ombra, stai centrale che magari scende l’agricolo in Panda e canotta, e quelli tagliano le curve con la facilità con cui tagliano l’erba di campo.
Insomma, in pochi battiti di cuore, mentre ho ancora due dita della mano destra abbarbicate alla leva del freno, proprio mentre la punta dello stivale destro va a cercare la leva del posteriore, la curva è irrimediabilmente rovinata, l’entrata è troppo tarda, la moto deve scendere veloce e tanto, la raddrizzata con correzione è obbligatoria, la mano destra si chiude in avanti, esita e poi si ritorce, ormai tardi, all’indietro.
Esco dalla piega come un camion carico di blocchi di tufo.
Mannaggia.
Cosa serve per fare una curva perfetta?
Bisogna arrivare veloce, andare subito a prendere la corda con chirurgica precisione.
Si certo, ma non basta.
Infatti. Bisogna entrare veloce, avere una percorrenza lineare fino alla corda e progressiva dalla corda all’uscita, fino a quando si sente che la moto raddrizza ed allora si martella con gas.
Ok, vero, ma poi?
Già, è anche necessario che il busto si abbassi sul serbatoio, mentre all’unisono la chiappa interna scivola fuori assieme al gomito, la testa si protrae verso l’asfalto e il collo si torce per permetterti di cercare la traiettoria di uscita. La legge è legge: lei andrà dove stai guardando, come per un sortilegio dal quale è impossibile scampare.
Per cui se mentre calibri gli etti da mettere col tuo palmo sulla manopola interna, "lei" si lancerà verso il punto che si è fissato nella tua retina, disegnando su un'ideale lavagna una serie complessa di formule fisiche incomprensibili, ma che son pur tuttavia l’assieme di quel che si sta svolgendo.
Ok ma questa è la postura, è la componente artistica per quanto anch’essa indispensabile alla perfezione di una piega.
Quante volte ho messo assieme tutti questi requisiti imprescindibili, per poi buttarmi dentro, ed a volte mi pareva di essere finalmente riuscito a dare il colpo di genio, la punizione di Baggio, una nuvola del Caravaggio, un grappolo barocco di Mozart, una quartina dell’Alighieri.
Macchè.
Uno dei miei compagni di scorribanda, proprio in quel momento di soddisfazione, mi passava in uscita, 10 gradi più basso di me, 10 chilometri all’ora più veloce di me, e rimanevo lì a tentare di inseguirlo con l’impressione che provarci fosse inutile, vano quanto cercare di correre dietro, a piedi, a una pietra lanciata con una fionda.
Un giorno, come per tutte le grandi scoperte del passato, entrò in gioco il caso.
O forse il fato.
Più probabilmente l’empirismo, senza tanti fronzoli.
Nel senso che in Val di Cembra, uno dei più bei "misto veloce" che conosca, col nove-nove-otto entrai impiccato in una curva che ricordavo fosse aperta, ed invece chiudeva, ma chiudeva proprio di brutto.
Nella frazione di secondo in cui realizzai questa amena novità pregai San Metzeler e feci l’unica cosa che mi rimaneva da fare: buttai giù la moto e provai a fare la curva con la fede del disperato. 
Solo il tempo di rendermi conto che l’asfalto era quella cosa grigio-rossiccia che passava a qualche palmo dal mio casco, e mi trovai fuori quasi incredulo. Veloce come non mai, perfino.
Buono, analisi.
Che è successo, ripassa i dati: sbaglio, giù, tutto l’automatismo, che è cambiato?
Niente, solo avevo aggiunto l’ingrediente mancante, quello che fa la differenza tra la zuppa di fagioli dell’osteria di fronte e quella di Vissani.
Ci avevo, per forza degli eventi, messo la fiducia.
Fiducia nelle gomme, nell’asfalto, nella società di manutenzione, nel mio meccanico, nel telaista della Ducati, nel tecnico delle sospensioni, ma anche (e soprattutto) in me stesso.
Da allora capii che la ricetta giusta per la piega perfetta necessitava di quell’aggiuntina vitale fatta di un pizzico di fiduciosa incoscienza, nel prendere il raffronto con quel pezzo di asfalto come se fosse la cosa più impellente della mia esistenza, come se per vedere il resto della mia vita dovessi per forza passare attraverso quell’arco bitumoso il più presto possibile come se fosse un portale quantistico.
Iniziai allora a godermi la piega, quella vera, che è armonia, unicità di movimento e angoli che si pensavano assurdi e da aspiranti suicidi.
Intendiamoci, non sempre, a volte entrava in gioco una variabile che poteva essere l’ìincognita, un dubbio, e allora riecco la curva a puntate, il piegus interruptus, magari per una, due, tre volte, fino a che non si ripeteva, come una liberazione, la nuova magia della pennellata, strizzata di palle sul serbatoio, avvolto nell’amplesso, proteso morbidamente in mollezza plastica su un abisso che improvvisamente si azzerava quasi, il polso che si metteva da solo nell’angolo ideale, pronto a scaricare il resto della scuderia, l’occhio che già cercava la corda successiva, i terminali che passavano dal borbottio scoppiettante al gorgoglio in crescendo, per poi urlare con la fierezza di Simba….
Una volta il giochino è andato male.
La fiducia cieca espone e comporta accettazione di poste più elevate.
Ma mi manca, mi mancherà lo stesso, sempre.

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Filmati e foto / L'hai tolta la cera?
« il: 23 Maggio 2012, 22:13:50 »

1586
Drive in / Non quaglio io o che?
« il: 22 Maggio 2012, 17:06:07 »
Ma come, 4500 euro?  sm17
Per caso non le vuole più nessuno?  sm443

http://www.subito.it/moto-e-scooter/ktm-350-sx-f-4-tempi-vicenza-42508053.htm

Oppure c'è qualcosa che puzza e io non ci arrivo?

1587
Fotografia / Yellow Submarine
« il: 22 Maggio 2012, 16:26:11 »




1588
Se a fine settimana non sono "fatto" come una cozza scotta ci vado, trovo qualcun altro?



Ehm.. non ho precisato ma.. vado solo a guardare, eh?  sm453 sm453 sm453 sm453

1589
Notizie e curiosità / E a noi rompono con il bollino blu...
« il: 20 Maggio 2012, 20:34:53 »


A me quelli lì non son mai piaciuti...   sm453 sm453 sm453

1590
Fotografia / Il polso leggero
« il: 19 Maggio 2012, 09:50:53 »