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« il: 12 Gennaio 2020, 10:46:28 »
Mah, il trend implica una vasta schiera che segue l'onda, e l'onda dev'essere corposa.
Personalmente ci ho provato, non per il trend ma perchè ricordavo sensazioni che mi aveva trasmesso un certo modello, di una certa epoca. Ho scoperto che i modelli più recenti sono migliori e anche più sicuri sotto una miriade di aspetti, e la differenza la faceva solo l'essere un bocia.
Sulla difficoltà dell'elettronica, quando acquistai il Defender Td5 era tutto uno sfottò sul "quello che no c'è non si rompe" e "voglio vederti in mezzo al deserto con le spie accese". Eppure quel Defender viaggia ancora con 200 e passa mila km, dei quali 78.000 fatti da me, ed erano al 70% di off duro. Ma adesso ci sono Td5 con mezzo milione di chilometri, e nessuno fa più distinzioni.
Però è una elettronica limitata (al controllo delle pompe/iniettore) e soprattutto collaudata e fatta ancora come cristo comanda. Il progetto S.T.O.R.M. da cui nacque il motore Td5 fu sviluppato da BMW quando era proprietaria del marchio Land Rover, e BMW era ancora in grandissima parte la BMW che si conosceva. Fosse stato fatto da Tata, beh, dubito avrebbe avuto lo stesso esito.
La mia unica moto rimasta ha un motore del 2003 ed anch'essa la gestione tramite ECU dell'iniezione. Ritengo che quello sia il livello massimo concedibile all'elettronica in un motore affidabile, anzi, in un veicolo affidabile.
Il resto è solo adeguamenti a normative e assistenza disabili.