Approfittando ancora della gentile ospitalità di Enzo e Daniele ho potuto fare un bel giro (con situazioni anche impegnative) anche Sabato scorso. Bel tempo e i soliti posti meravigliosi.
Abbiamo incontrato parecchia gente, in bici e a piedi, ma grande rispetto reciproco e cordialità. Non va sempre così bene, ma come ti poni fa spesso la differenza.

Con ritardo pubblico qualche foto. Purtroppo non granchè, ma non voglio dare troppa noia ai miei ospiti con tanti stop e attese.

Questi punti di vista meritano sempre



Si continua a salire. Come sempre le immagini non rendono la pendenza



Della partita è stato anche Andrea, valido come trialista e compagno d'uscite



Ecco Enzo che approccia la salita



Ed eccolo in passaggio "radente". 

Se dovesse vendere la sua Twenty, la consiglerei di sicuro per la cura che ne ha. 





Guardando Andrea, in alto, forse si può capire che i passaggi non erano banali..



Sempre belle queste vie di roccia, almeno quando c'è aderenza. 

Qui è Daniele, su uno sfondo suggestivo



Ed eccolo impegnato nella salita



Si sbuca nel verde e Andrea da un po' di spettacolo.



E' sempre piacevole constatare quanto da quelle parti siano varie le situazioni che puoi trovare, come paesaggio e difficoltà.

Grazie ragazzi, alla prossima.

Cominciamo nel modo giusto, ovvero dando atto ad Enzo dei suoi meriti, visto che oltre che organizzare i giri dei raduni di Motoalpinismo.it, si prende in carico anche i singoli componenti. Già fatto ad esempio con Kermit ( ) e ieri con me. 

Splendida giornata, meteorologicamente e motociclisticamente parlando.

Del gruppo oltre a Enzo e suo fratello Daniele, facevano parte dei vecchi leoni, esperti della zona e di tecnica di guida, che mi hanno portato in bei posti, ma non con facilità..

L'ultima volta sono uscito col trial per il raduno di Motoalpinismo a Novembre scorso   e complice la scarsezza tecnica, ho avuto le mie difficoltà. Ma sono salito, anche se non sempre in modo ortodosso   e in cambio ho avuto dei gran bei panorami. Mi spiace di  non avere foto dinamiche, ma ero troppo impegnato a sopravvivere per scattarne. 

Ma andiamo con ordine.

Si inizia con un equivoco. Appuntamento al parcheggio con gli Enzo Brothers. Solo che pensavo partissimo da lì, così mi son fatto trovare vestito di tutto punto, ma siccome il ritrovo era 20 km più in là, me li sono fatti guidando il furgone in tenuta trialistica, stivali compresi.

Ecco il furgone degli EB che mi precede e sullo sfondo le montagne, che mi danno da pensare a ciò che mi aspetta.



Si inizia dal bosco, con qualche frana e albero caduto da tagliare per liberare il passaggio.





Poi si sale e l'orizzonte si apre, regalando grandi spazi e vedute diverse..
















La foto di rito degli EB



E di me con loro




Per concludere un omaggio alla mia Scorpetta, qui sulla destra, che si è ben comportata



e ad alcuni dei compagni di giornata



Le parole di Enzo e la bellezza della giornata mi fanno tornare a pensare che dovrei dedicare più tempo alla moto da trial. Chissà se ai buoni proponimenti riuscirò a far seguire i fatti. Certo che son belle sensazioni..ieri sera nel letto rivedevo certi passaggi e pensavo sorpreso a come fossi riuscito a farli e a come vorrei saperli fare meglio.

Ciao a tutti.

 :s_hi:

http://www.moto.it/sport/ryan-villopoto-un-europeo-nel-supercross-finirebbe-dritto-in-ambulanza.html

Alcune considerazioni: certo che un europeo non può andare a correre un Supercross senza preparazione. E vale il contrario. Infatti come lui stesso dice, sono mondi diversi, come ha potuto constatare in Qatar. Non americani che vincono nell'SX ce ne sono e ce ne sono stati, è questione di preparazione. E non è affatto vero che nel National si farebbero male, molti ci hanno corso senza organizzarsi e figurando bene. Vero che nell'SX non ci si può improvvisare, ma anche loro hanno doppi e tripli sempre delle stesse dimensioni, negli stadi come in allenamento. Mica li improvvisano ogni volta.. A me sta cosa di "noi siamo più fighi" ha dato fastidio. Anche se è un atteggiamento che riscontro spesso negli americani e credo che per lui sia segno che l'esperienza del Mondiale sia meno facile di quanto pensasse.

Credevo avesse un atteggiamento più aperto verso la nuova esperienza, invece pare molto "in trincea", USA contro il mondo, ma forse deriva dalla mentalità ultracompetitiva oltre oceano e dal suo carattere.

In effetti l'avvisaglia l'ho avuta sul podio della Thailandia, dove lui e Cairoli non si sono praticamente guardati, segno che la rivalità la sentono eccome.

Sono un po' deluso dall'atteggiamento di Villopoto (ma certo a lui non fara' molta differenza  ) ma gli sono comunque molto grato per essere venuto qui a correre.

Col suo nuovo Avatar.

Oltre a distrarmi  mi ha fatto venire in mente che in ufficio avevo appeso questo calendario..alle spalle per fortuna, che

altrimenti mi disturbava la concentrazione.

In queste cose ognuno ha la sua personale reazione  . A me questa immagine ha sempre colpito per un misto di bellezza, classe e sensualità. Anche il bianco e nero aiuta..

http://motosprint.corrieredellosport.it/video/dakar-sunderland-passa-rimane-fiato/

Sto cercando una di queste:



Se ne avete una (o conoscete chi ne ha una) da vendere, fatemi sapere. Sono di Milano.

Grazie.

 :s_hi:

Non ci sono ancora arrivato..ma l'atteggiamento mi piace. 

http://youtu.be/Taf5pJlDA1E