Bello non è, quel mondo, a dir la verità. E si è preso un sacco di inzolenze perchè ha "sputato nel piatto in cui mangiava". Come se tutti dovessero per forza mangiare me*da.
Ogni volta che ci penso, mi ricorda soltanto un'altra persona, forse l'unico che anche arrivato in vetta continuava a correre per amore dello sport e non per i meccanismi che lo avevano (già allora) sostituito. E si chiamava Ayrton Senna.
Poi ci voglio aggiungere anche Gilles Villeneuve, che in vetta non ci è mai arrivato ma l'ha cercata fino all'ultimo battito di cuore.
Il resto sono i porcelli che mangiano felici nel pantano. Tutti.