OK, allora è abbastanza più semplice.
Le strade sono praticabili con molta cautela, per le condizioni del manto di bitume e per la usuale propensione a vivere la carreggiata in modo naif che hanno gli abitanti dell'interno.
L'assistenza è pressoché inesistente, per cui moto in condizioni smaglianti e poco carico. Basta una buca e un paraolio fottuto e sono caxxi per diabetici.
Si mangia in modo piuttosto grasso e con sapori alquanto originali, un misto tutto balcanico tra gusto continentale e esotismi mediorientali. Nella cucina tradizionale regna quasi sovrano il gusto del latte acido che viene messo praticamente ovunque. In compenso il costo è estremamente contenuto e si fanno scoperte che ti confondono anche in un semplice chiosco a bordo strada.
L'interno è relativamente sicuro, a differenza della zona costiera. Non si rischia la vita ma a Tirana (e a quanto mi diceva un distributore locale anche in Kosovo) il furtarello è una costante di rischio.
Nonostante quel che si vede nelle strade, gli alloggi sono generalmente puliti e curati, arredati con un gusto che a me mette tristezza ma che molti altri trovano genuino e affascinante. Forse perché da troppo tempo ormai viaggio solo per lavoro.
E' abbastanza difficoltoso trovare dei distributori di carburante nelle tratte di trasferimento, quindi è opportuno fare il pieno appena si incontra un distributore anche se si ha il serbatoio mezzo pieno. Non c'è una regola secondo la quale viene pianificata la distribuzione degli impianti di rifornimento sul territorio.
Dei miei giri in zona, una costante è l'angoscia della lancetta del carburante prossima allo zero nella notte più nera che si possa immaginare, su una strada tra le più deserte che si possa concepire.
Il rapporto coi locali è singolarmente "random", nel senso che non c'è uno standard cui far riferimento. Può esserci il cameriere del motel (chiamiamoli così) che ti sorride a 32 denti e poi rimane a scherzare con te a gesti e monosillabi e si fa in quattro, come la benzinaia che fa abbondantemente capire che le provochi la stessa simpatia che potrebbe avere per una fistola anale.
La polizia è mal organizzata e mal retribuita. Hanno perso il potere assoluto che avevano e hanno bisogno, a volte, di valvole di sfogo. Tra le quali c'è la necessità di taglieggiare quelli con targa diversa. Ma non è la regola. Qualche volta mi è capitato un posto di blocco a sera inoltrata (si mettono con le auto a cuneo in mezzo alla strada e fermano tutti) dove ai locals smontano le auto e a me "aaah 'taliano... Valentino Rossi, Celentano, Roberto Baggio.. ciao 'taliano"
Occorre prestare attenzione alla etnia di riferimento del'interlocutore del momento. Nel dubbio, mai impostare sia pure accenni agli albanesi in Kosovo e viceversa. La guerra ha lasciato segni forti ed aspri da una parte e dall'altra, e non basta una manciata di anni a cancellare quel che è successo.