EtimologiaDicasi effetto "Gianni" lo stato emotivo che si vive quando si affronta una nuova mulattiera, ovvero:
curiosità mista al gusto dell'avventura, alla fatica, alle difficoltà, ad una dose industriale di "pippacula"
che devi sentire per via dei passaggi da brivido.
PrologoGianni ieri mi disse, dobbiamo provare quella mulattiera che porta alla chiesetta di San xxxxx, l'ho fatta con
la mia ragazza a piedi ed è fattibile.
OggiCominciamo con l'affrontare una gustosa mulattiera che, anche se viscida, si lascia percorrere regalandoci
come sempre diverimento e sudore.
Arriviamo al un punto dove si dovrebbe prendere la nuova mulattiera suggerita dal marrano, premetto che
sino ad ora non avevo avuto il coraggio di affrontarla perchè un giorno che ero in giro con un amico, tosto
endurista, la volle provare mentre noi rimanemmo ad aspettarlo, dopo una mezzora di attesa, tornò indietro
dicendo "non si può fare ci sono passaggi impossibili".
Il fattaccioArrivati al fatidico bivio Gianni parte deciso ed io dietro, dopo neanche trenta metri primo tornantino :-\ in
discesa, scendo dalla moto perchè è veramente stretto, altri dieci metri un'altro.....vabbè si comincia la
danza e vedendo i passaggi e gli alberi caduti capisco che qui sono anni che non passa una moto....ci
mancherebbe
, ecco poi un passaggio largo 20 cm, viscido che se la ruota si sposta di un pelo
voli sulla roccia a picco per 7/8 metri (pippacula!! Altro che adrenalina!), apostrofo Gianni..."ma non l'avevi
fatta a piedi?".....risposta "ma non ero arrivato sin qui" :c002:
Ripartiamo, dopo altri passaggi e passaggini mentre spingo su un sasso viscido alzo la testa e non vedo più
il fellone, ed eccolo in fondo ad una scarpata 6/7 metri sotto di me, la moto passando su un tronco di traverso
ha preso il volo lasciando Gianni fortunatamente al suo posto, la moto rotolando incontra due alberi che la
fermano.
A parte qualche danno, nulla di grave, poi ci serve oltre mezzora per portare su a moto, per fortuna abbiamo
con noi sempre le cinghie che in questi frangenti sono preziose.
Al termine del recupero siamo sfiniti, vediamo i santi in colonna a due per due :angel:, si riparte, per fortuna
incontriamo ancora qualche pianta ma niente di impossibile.
Arrivati alla chiesetta famosa troviamo un panorama da lasciarci senza fiato, bellissimo, ne valeva la pena!
Nella facile discesa troviamo un grazioso borgo ed incontriamo anche un giovane cavallo con la sua amazzone.
Insomma un bel giro, anzi bellissimo ma che fatica!
Posto alcune foto, sono orribili perchè fatte con il cellulare che non funziona neanche tanto bene.
A la prochaine!
Lamberto