Avevo detto che avrei detto la mia dopo aver provato la scorpetta nuova di mia moglie: ebbene, ieri l'ho guidata per novanta km, sia sterrato scorrevole che più difficile, per la gran parte, più 18 km di asfalto. Dato che il giudizio dipende dal punto di vista del pilota (ma quale ovvietà!), premetto che sono un endurista di scarse qualità e che guido a volte anche un trial in percorsi dove un buon endurista farebbe meno fatica di me. Pesando quasi 100 kg a secco, l'unica modifica alle sospensioni è stato un leggero aumento del precarico del mono rispetto alla taratura standard.
Consumo: con un passo rispettoso del rodaggio, ho consumato meno di cinque litri, quindi ci si avvicina ai 20 km/l.
Peso: non pesa e basta, 20 kg più di un trial...
Sospensioni: con una corsa ridotta, rispetto all'enduro, mi aspettavo dei blocchi di marmo oppure dei fondo corsa continui, invece Scorpa è riuscita a trovare un ottimo compromesso, la moto cammina veloce anche su pietre di discrete dimensioni senza andare a pacco o scartare. Complimenti! La motina è guidabilissima sia a bassissime velocità che trottando sui 50 km/h effettivi, stabile sia sui sassi (fissi o smossi) che sul breccino profondo a tutte le andature. Le gomme fanno ca...are sul fango, come ovvio, e non tollerano pressioni da trial: sotto a 0,8 la posteriore si deforma e tende a scivolare a valle quando si va in contropendenza (o forse sono io troppo pesante??). Sui sassi aggrappano bene, mentre per uscire dai solchi mancano i tasselli laterali.
Strumentazione: dopo 20 km è comparsa la scritta "end" e si è spenta senza pietà. I dati sono stati ricavati con il gippiesse...
Posizione di guida: è una via di mezzo tra un trial vestito e un enduro: le pedane sono arretrate, anche se meno che su un trial. Da seduti i piedi rimangono angolati verso il basso ed è difficile trovare i comandi, mentre in piedi tutto è al suo posto. La leva del cambio è appena distante dalla pedana, ma non per me che porto il 47
Il manubrio è basso e avanzato rispetto all'enduro, ma meno che sul mio trial. Siccome abbiamo acquistato la Scorpacciona per fare enduro in tranquillità, con lunghe percorrenze in piedi senza dover stare con le gambe flesse e il collo forzato all'indietro per guardare avanti, ho montato dei riser da oltre 4 cm e sfruttato la loro asimmetria per spostare indietro il manubrio.
Cambio: è l'unica vera nota dolente, che mortifica una motina estremamente divertente, facile ed eclettica per il resto. A me non piace tirare il motore, quindi considero la 5° è una marcia da 50 km/h effettivi (di GPS): tirandola tutta ho letto 70. Ebbene, la 4° va (a orecchio allo stesso numero di giri della 5° a 50 km/h) a soli 25 km/h. In questa maniera la moto ha due marce, come una vecchia Ape Piaggio col cambio rotto: una prima (la 4°) e una terza (la 5°). In più ha tre marce ridotte, delle quali la prima l'ho usata solo per salire sul carrello rimanendo seduto sulla moto. Probabilmente, chi usa la T-Ride in sentieri molto impervi, come un trial, neanche ci fa caso, ma - ripeto - la quarta è da 25 effettivi... Se ci si trova in cima a un lungo salitone, come mi è capitato, e il motore comincia a scendere di giri con i suoi 12 CV, si deve aspettare di scendere a quella velocità prima di poter scalare, il che limita la possibilità di uscire con moto da enduro vere: il passo è determinato dal cambio. Anche la 5° è comunque una marcia corta, per un enduro. Se si pensasse di allungare i rapporti per sfruttare la giusta spaziatura delle prime quattro marce, si dovrebbe portare la quarta a livello dell'attuale quinta e usare questa come overdrive su asfalto: mi sembra esagerato, la terrò così e mia moglie uscirà con gente paziente...
In ogni caso è una moto che mi ha permesso di uscire da solo senza patemi, di andarmi a cercare nuovi sentieri senza alcuna paura e di andare a provare quelli che per me erano difficili con l'enduro, scoprendo che con la T-Ride fanno ridere. Dippiùnninzò