Comunque, la normativa attuale è molto chiara in proposito: il portatarga può anche non esere omologato, tanto non è tra quelle componenti per le quali l'omologazione è richiesta. Quel che conta è che sia a meno di 30° di inclinazione e che sia dotato di luce di posizione, illuminazione targa e catadiottro.
Catadiottro??? Opppsss... :(
A questo punto, penso giovi fare un breve riassunto della situazione accessori aftermarket, prendendolo già fatto da h*skystreetclub.com:
SPECCHIETTIIl codice della strada afferma chiaramente che gli specchietti retrovisori devono
"dare una chiara visuale di ciò che accade davanti al veicolo e sopratutto alle sue spalle", come è logico devono essere due e per essere omologati col codice della strada devono seguire la direttiva comunitaria n. 97/24/CEE, cioè avere una
superficie tale da poter scrivere al loro interno un cerchio del diametro di almeno 7,8 cm. L'omologazione (lettera E) deve essere incisa sulla superficie dello specchio o sul retro di esso.
INDICATORI DI DIREZIONEAnche qui il Codice della strada è chiaro: gli indicatori di direzione devono essere
"efficaci e ben visibili, che segnalino in modo inequivocabile e preciso l'intenzione di cambiare direzione".
La loro omologazione dipende dalla direttiva comunitaria n. 76/756/CEE (e integrazioni), secondo la quale devono avere una potenza di fascio luminoso pari o superiore a 60 candele. Più semplicemente deve esserci il codice E sull'indicatore, seguito da un numero.
PORTATARGASfatiamo un mito: non esistono portatarga omologati o meno. Al codice della strada non gliene frega niente se avete il portatarga UFO o Acerbis. Quello che conta è l'inclinazione che la vostra targa assume, che per legge dev'essere non superiore a 30° rispetto alla perpendicolare condotta dal terreno
