A quella tipologia di moto ci stiamo arrivando. magari non con quel motore per via delle regolamentazioni europee, magari un po' (appena un po') più incline a forme aggiornate, ma il modo di scendere bruscamente di cilindrata, ricorrere a componenti non economiche ma proprio cheap, e far fare questi modelli nel sud pacifico o sulla rive dell'oceano indiano non è una tendenza, è una necessità individuata da molti produttori. Ed ecco che l'Europa può tornare appetibile anche per i jappi.
ma scordiamoci le supersportive, il massimo ottenibile sarà una CBX...
Il fatto è che nei paeso che ho citato (ma anche in Vietnam, Laos ad esempio) concorrono due cose:
1) la povertà
2) leggi che limitano la cilindrata massima mediamente attorno ai 200 cc.
In quei paesi la moto è un mezzo di trasporto utilitario e la gente non si puo permettere un auto (e meno male!)
E' difficile, se non difficilissimo, vedere una persona sola sulla moto, mediamente sono in due o tre, ma ho visto anche famigliole da 4 allegramente in giro.
Sono moto che consumano pochissimo, sfiorano in discesa gli 80 km/h, sono semplici e resistono decentemente alla filosofia di manutenzione indiana, ovvero non fare assolutamente nulla finao a quando non si rompe qualcosa.
Noi, se ci arriveremo, ci arriveremo dall'alto.... ma visto che il mezzo utilitario che non manca in famiglia da noi è l'auto, penso che tra dieci anni vedremo prima un drastico ridimensionamento economico e "di orpelli" delle automobili, prima di veder toccato un mercato voluttuario come qullo delle moto. Sempre che ci sia un governo che sti coi piedi per terra che non introduca altre tasse sotto forma di accessori inutili obbligatori (esp, ulteriori filtri anti inquinamento etc.) perchè in quel caso si arriverà prima alla rivoluzione civile/armata che al downsizing dei veicoli
Il tutto IMHO, ovviamente.
Ciao!
B!bo