Tappa 13: Copiapò - La Serena

Sarà l'ultima tappa in cui chi ha ancora le energie di farlo potrà attaccare e rosicchiare qualcosa, in questa strana Dakar, dalla classifica corta come non si era mai vista, in cui i piccoli errori fanno la differenza.
735 km, di cui ben 441 di prova speciale, quindi una tappa da non prendere sottogamba.
Per una volta la sveglia suonerà tardi: la città di Copiapò, sede del bivacco di partenza, è infatti normalmente avvolta in una impenetrabile nebbia nelle prime ore del mattino, e quindi, nonostante il percorso sia molto lungo, le moto si avvieranno nel primo trasferimento solo alle 8 locali.
90 km per scaldare piloti e motori, e poi, un'ora e mezza più tardi, si aprono le danze della lunghissima prova speciale.
L'ultimo assaggio dell'Atacama è il tratto iniziale della gara, con 126 km di montagna vera, salite e discese, altitudine, sassi e pietre.Poi si punta a ovest, scendendo verso il Pacifico, il percorso si fa sabbioso, e i 120 km successivi saranno un alternarsi di polvere e dune: questo sarà il tratto critico della tappa, l'unico dove il coraggio di attaccare può portare a distacchi che fanno la differenza in questa cortissima e anomala classifica generale.
La speciale si interrompe per 60 km di asfalto, neutralizzati ai fini della classifica, e gli ultimi 130 km sarano ancora duri, terra e pietre, dove la tecnica di guida potrà fare la differenza, ma quello che conterà sarà soprattutto l'esser lucidi, dopo ormai 8.000 km nelle ruote e nelle gambe...
Visti i distacchi risicati dai primi, c'è da scommettere in qualche attacco: un nome su tutti, Chaleco Lopez, idolo cileno, che sogna la vittoria della Dakar nella polvere di casa...