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Il vero motociclista

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rerechan:

Troppo forte, scrivine un'altra sul motociclista pivello che sta imparando ad andare in moto e fa il suo primo acquisto...

ilario:
Questo Rere.
Mai contento ma stimolatore.

Claudio.

alex:
E invece, ecco qui una Summa (quasi) Teologica sulle tipologie di motociclisti classificati ufficialmente nel mogliori bar per motari della Penisola:

Corridore
Uno sporco lavoro, ma qualcuno deve pur farlo. Dopo una lunga settimana di fatica, non ha il diritto di riposarsi neppure nel week-end. Deve invece infilarsi in una tuta di pelle colorata e battere il record del giro del circuito Bergamo - Bobbio - Modena - Trento - Bergamo. Ogni curva rappresenta per lui una fatica fisica, perché non può star seduto comodo in sella ma deve ogni volta piegarsi di lato verso l’asfalto fino a toccarlo con la saponetta del ginocchio. In vacanza porta la Zavorrina (la fidanzata passeggera) al Nurburgring.

Endurista piemontese
La madre lo ha dato alla luce sulla sella della Moto Morini del padre. Alle elementari andava a scuola su una moto da trial, anche con la neve. A 16 anni arrampicava pareti di roccia con una KTM 125 da cross. Oggi si è calmato, conosce ogni sentiero dell’Italia del Nord ed è una fonte inesauribile di percorsi bellissimi. Non ha il minimo senso del pericolo, e seguendolo ti ritrovi in luoghi che non sono raggiungibili neppure dal Soccorso Alpino. Non mangia, non beve, non urina, e la sua moto ha un’autonomia di un migliaio di chilometri. L’unico modo di sfuggirgli è di prendere una strada laterale, spegnere il motore e restare nascosti molto a lungo.

Manico
Già ai tempi del cinquantino non gli stava davanti nessuno. A vederlo è una persona normale, ha una professione, moglie e figli. Quando sale sulla sua moto, di solito un tricilindrico, impenna e passa i cento all’ora in città. Nelle gite si ferma ad aspettarti ai bivi senza dare segni di impazienza. Non compete mai con nessuno perché nessuno lo ha mai sorpassato. Rimpiange il motore a due tempi.

Crossista
Conosce per nome tutti i medici dell’Ortopedia e ha gli indirizzi di tutti gli ambulatori di fisioterapia della città. Ha una quattro tempi giapponese ma racconta ancora della sua vecchia Puch azzurra. È stato tentato una volta dal quad, ma dopo il primo incidente è ritornato all’enduro: almeno sa come farsi male. Il sottotipo del crossista è il trialista, che si distingue perché ha sempre con sè una bottiglietta di Coca Cola piena di benzina, per i rabbocchi.

Postino
No, non è il portalettere. È il temibile motociclista “del posto”. Non possiede mai una moto che ti volteresti a guardare, bensì un vecchio modello così taroccato che stenti a riconoscerne le origini. A volte persino una Vespa con adesivi racing. Compie sempre lo stesso tratto di strada, un passo appenninico che considera di sua proprietà e che conosce sassolino per sassolino (anzi, forse è lui che li posa ad arte, i sassolini). Al sabato di buon ora si apposta dietro un cactus, come Willy il coyote (va bene anche un pino o un segnale stradale). Quando ingenuamente passi sulla sua strada ti si accoda sornione, e ti si incolla alla ruota posteriore. Per quanto tu possa cercare di accelerare ti resterà attaccato all’ imbarazzante distanza di cinque centimetri dal tuo pneumatico, fino alla curva più pericolosa, dove aprirà il gas e scomparirà all’orizzonte prima che tu possa rabbrividire per lo spavento. È inutile cercarlo con lo sguardo. È già nascosto dietro il cactus successivo. Se in vita tua ti dovesse capitare di reincontrarlo ti riconoscerà all’istante, e ti gratificherà di un sorriso che significa: “bella moto, ma… lascia perdere. Questa provinciale è troppo piccola per noi due”.

Camperista
Il camperista ha una naked turistica molto comoda di qualche anno fa. Di solito una BMW R850 R o una Breva 1100. È stato a Capo Nord, ed in vacanza in Corsica ed all’Isola d’Elba. Anzi, da giovane è stato in vacanza dappertutto in moto o in vespa con la fidanzata (la stessa che ora è sua moglie) con i bagagli arrotolati nelle borse laterali. Oggi si muove di rado ma sempre solo con la moglie. Non ha mai provato a salire in sella da solo.

Motociclista da bar
Non è detto che sia un’offesa, anzi: anche il motociclista da bar bisogna saperlo fare. Tutti noi ne conisciamo almeno uno che è perfetto in questo ruolo. Ama la sua moto (modello replica, battistrada senza cera solo al centro) in modo totale; se riesci a convincerlo a fartela provare se la riprende prima che tu sia riuscito a inserire la terza marcia. La usa almeno una volta alla settimana; sempre sullo stesso tragitto: caffè in piazza la domenica mattina e ritorno. Un professionista.

Avvocato
Usa la moto quotidianamente per andare al lavoro (è esentato solo quando piove). È vestito in abito grigio con cravatta, mocassini lucidi, giubbotto nero, casco metallizzato e cavalca necessariamente una BMW con motore boxer, a meno che non abiti a Milano o a Roma: in tal caso è consentita la Harley 883, grigia. Di domenica va a prendere il caffè in moto. Non saluta mai gli altri motociclisti quando li incrocia.

Collezionista
Ti parla di moto da quando lo conosci. Ha dovuto affittare un capannone per tenere tutti i modelli che ha messo assieme nel corso della sua vita. Ha un sidecar, una BMW con il serbatoio verniciato a mano, una Bonneville originale, due Harley, una Honda 750 Four. Ha comprato un computer per ricordarsi quando rinnovare i bolli e le assicurazioni. Non c’è tragitto che tu possa raccontargli che lui non abbia fatto, ma “di più”. Non c’è un modello che non abbia provato, anche se i nomi di quelli attuali li sbaglia tutti. Puoi divertirti ad organizzare con lui itinerari favolosi, tanto seduto su una moto accesa non ce lo vedrai mai.

Motociclista romantico
Il motociclista romantico ha passato gli ultimi vent’anni a leggere tutti i numeri di Motociclismo, prima di ricomprare finalmente una moto, di solito un modello che esisteva già ai suoi tempi. Ha il giubbotto di pelle della stessa marca della sua moto, e la canottiera in tono. Conosce i nomi di tutti i passi alpini perché ne ha studiato il tragitto sulle carte, su Google Maps e sui racconti di blog come questo. Vuole vedere tutto, non vuole perdersi neppure un paese, una chiesa o un ristorante di quelli citati sulle guide, per cui dietro di lui si forma la coda delle automobili. Non tornerebbe mai da un tragitto senza averne scattato il resoconto fotografico. Ai passi alpini si ferma sospirando di nostalgia e programma di vivere lì la futura età della pensione. Non capisce le moto giapponesi, quelle carenate ed il MotoGP.

Harleysta
Negli USA l’ Harleysta fa paura. Da noi invece… pure (a meno che non sia Avvocato - vedi). Non c’è da stupirsi che gli Harleysti (al plurale perché si muovono rigorosamente in gruppo) siano sempre arrabbiati: in moto devono tenere le braccia verso l’alto, le gambe in avanti e indossano una T-Shirt con gilet di pelle sia d’estate (con le api) che d’inverno (con il gelo). A dispetto del peso e della scarsa manovrabilità dei loro mezzi, se ne incontrano bande anche in cima a valichi impervi.

Meccanico
Il meccanico smontava e rimontava il blocco motore in 45 minuti. Oggi non c'è più, l'ha ucciso l'elettronica...

Motociclista per caso
Usa la moto ogni giorno e con ogni tempo per spostarsi, sia per lavoro come per ogni altra necessità. Ha comperato una moto giapponese usata euro zero su Moto.it e non la cambia più. Non usa abbigliamento tecnico e nemmeno i guanti, solo una scodella acquistata all'Obi perché obbligato dalla legge. In vacanza invece va in treno, la moto gli piacerebbe trasportarla con un carrello.

Devoto
Il motociclista devoto ha la stessa moto da ormai più di quindici anni. Una BMW R100R con il serbatoio verniciato con i filetti, o una Guzzi V11 oppure una Honda 750 Four. È stato qualche volta tentato di cambiarla, ma siccome di moto così non ne fanno più alla fine poi si limita ad una revisione. È attivissimo nella ricerca di pezzi di ricambio originali, non si perde un raduno (dove porta moglie e figli), è il moderatore delle liste di discussione sul web. Organizza pellegrinaggi periodici agli stabilimenti dell'Azienda, ma ne è il peggior cliente.

Fedele
Anche il fedele, come il devoto, ha la moto da più di quindici anni ma più che innamorato del modello è proprio fedele alla propria moto: esegue ogni manutenzione con scrupolo, ma non per mania; accetta riparazioni anche di fortuna, purchè affidabili e robuste, anche utilizzando pezzi usati, ma "manda avanti" la sua moto all'infinito, rispettandola ma senza divinizzarla. Lo sa che ci sono moto più innovative, più moderne, ma lui una moto ce l'ha già e finché va perché cambiarla? Ci è andato a scuola da studente, ci ha fatto il viaggio in Grecia (traghetto Brindisi-Patrasso) con la ragazza e la tenda; quando ha sposato la ragazza, per un pò l'ha messa in garage (la moto...). Poi ci ha fotografato i figli a cavalcioni e, ogni tanto ci fa ancora un giretto, quando arrivano le belle giornate. Sogna di farci il coast to coast negli USA, magari quando sarà in pensione, e ricorda sempre quando, in Portogallo, in un paesino sperduto ha riparato la leva del cambio con un pezzo di rastrello che gli ha dato un contadino. Lo conserva ancora (il rastrello...) (courtesy of Gab)

Centaura
Poche: di centaure ce ne sono poche. Per strada si incontrano molte zavorrine, cioè passeggere, specie molto giovani ed accoccolate alla turca sul codino di verdi moto da Gran Premio, che abbigliate con scarpe con il tacco volano senza soste che non siano gli incidenti stradali. Ma centaure vere, cioè rappresentanti del gentil sesso al manubrio di una moto se ne vedono poche. Che nel mio immaginario dovrebbero cavalcare moto come la Guzzi V7 Classic bianca o la Monster 650 altrettanto bianca, ed invece quando di rado passano le vedi su Street Triple o Ninja carenate. Una volta ne ho vista una su una F800 S rossa, ma si stava facendo aiutare dall’amico a fare inversione di marcia…

alex:
Tuttavia, la sottospecie più temuta, odiata, vituperata e disprezzata, ma anche amata perchè offre un motivo in più per dire che la vita è divertente, é il MOTOCICLISTA DA BAR.

ma come si riconosce un motociclista da bar? Giusta osservazione. Allora vediamo insieme ...................................................

- il MDB vive nei pressi della propria moto da maggio a settembre. Nei pressi, non sopra.
- il MDB ha la moto più pulita che tu abbia mai visto. I produttori giapponesi organizzano Tour alla ricerca dei MDB per captarne le tecniche e i trucchi da usare. Non sanno che basta ritirare la moto nuova e darle la cera, che durerà tutta la vita.
- le gomme del MDB sono le racing da Pista ultimo modello, che ipnotizzano per i peletti di gomma che si muovono al vento su tutta la superficie del battistrada, tranne che nella fascia di 1 cm che sta al centro
-il MDB parla molto ed ha sempre ragione;
-Il MDB sa! e tu non sai un cappero!
-Il MDB non ti lascia parlare
-Ed è inutile che ci provi, continui a non sapere un cappero! Il MDB sa tutto!
-Il MDB non parla…monologa..
-Il MDB sa meglio cos’è per te e per la tua moto
-il MDB ha una moto ultimo modello, piena di frocerie (accessori inutili), sempre pulitissima e con pochissimi km;
-La moto di un MDB raramente finisce il rodaggio…la cambia prima…e ci spende in accessori il doppio del prezzo di acquisto…quindi il MBD è pieno di soldi o debiti…o entrambi..
-Il MDB se non ha la tuta (raro) si mette i jeans bianchi di armani e le scarpe di gucci per andare al lago a mangiare il gelato.
-Il MDB ha sempre le gomme nuove(si esatto,non usa mai la moto),in mescola e non omologate.
-Il MDB spende più in aperitivi che in benzina
-Il MDB cerca sempre nuovi adepti per la sua setta
- il MDB in garage lima di nascosto le saponette della tuta
-Il MDB va al lago a mangiare il gelato solo se la temperatura dell’asfalto è maggiore di 45 °C
-Nel box di un MDB troveremo sicuramente delle coperte termiche…ma non è capace di metterle
-Il MDB racconta un sacco di balle, infatti è fidanzato con una velina e tu sei impotente…e pure cornuto!
-Te l’avevo detto che il MDB è un tecnico delle sospensioni, motorista a tempo perso e come hobby è anche gommista?!
-Il MDB è simpaticissimo…secondo lui
-Il MDB non si sporca le mani sistemando la sua moto
-Il MDB non si sporca le mani, punto!
-Il MDB non si fa benzina da solo
- Il MDB ti racconta sempre che se non sai mettere il ginocchio a terra non sai andare in moto
-Il MDB è un mona!! (considerazione personale)
-Il MDB ha ricevuto consigli su come potenziare la sua moto da: Valentino Rossi/Max Biaggi/Troy Bayliss/Mick Doohan/Loris Capirossi…contemporaneamente da tutti, a casa dell’amico del fratello della zia della suocera del nonno di un suo lontano cugino. Dove fecero anche una seduta spiritica e quindi ricevette le dritte anche da Pasolini, Kato e Omobono Tenni.
- Tuttavia il MDB non accetta consigli da nessuno
-Il MDB è pieno di amici, infatti va sempre al bar da solo
-Il MDB ha anche un casco jet... ma solo di quelli modulari che costano non meno di mille euro
-Il MDB ha un meccanico di fiducia del che ha una villa alle Maldive, una barca a Portofino e un appartamento in Sardegna
-Il MDB non è capace di guardare un GP senza insultare chiunque
-Il MDB conosce alla perfezione le potenze e i pesi delle supersportive prodotte negli ultimi 2 anni…tuttavia se le vede per strada non le riconosce
-Il MDB si è preso la Desmosedici quando Rossi è passato in Ducati…prima aveva una R1
-L’unica pista che conosce il MDB è quella degli aeroporti
-Il MDB racconta sempre di motogiri fatti da altri (ovviamente)
-Il MDB quando porta la morosetta al lago per il gelato le fa mettere magliettina, jeans a vita bassa e rigorosamete perizoma! (il MDB è uno Psicolabile)
-Il MDB aveva come dio Valentino, poi Hayden, fino all'anno scorso Stoner e dopo metà stagione ancora Valentino, quest'anno Lorenzo e per quest'anno prossimo non sa ancora, però troppo fighe le ombrelline! (Psicolabile)
-Nel vocabolario di un MDB non esistono le parole "scusa", "hai" e "ragione"

Ma Come nasce il motociclista da bar???

Ci tengo a precisare che il motociclista da bar (omo sboronis comunis) non ha nulla a che fare con i motociclisti. Ci sono validi motivi per cui, comunque, questa categoria sia nata e sviluppata nel giro di pochi anni, massimo 6 o 7. Se vogliamo conoscere queste cause, possiamo quindi tranquillamente affermare che motociclisti da bar (che definiremo MDB per comodità) non si nasce ma, purtroppo, si diventa. Difatti, il MDB si avvicina al mondo delle due ruote solo perché nel suo bar abituale, ogni tanto, fa sosta qualche gruppetto di Motociclisti Veri (MV) e nota che tutti i presenti osservano con cura i loro mezzi. Il MDB non accetterà di non essere al centro dell’attenzione, e il giorno successivo si comprerà 10/15 riviste motociclistiche (di cui guarderà solamente le figure poiché capirà poco o niente) per vedere quale moto acquistare ed essere un figo anche lui (Eccheccappero!). Un altro motivo che spinge il MDB novello all’acquisto di una motocicletta è l’incontro con un MDB più navigato, il quale catechizzerà il novello raccontandogli enormi cazzate e facendogli una sorta di lavaggio del cervello; anche in questo caso, il novello si procurerà 10 riviste motociclistiche circa e valuterà l’acquisto della moto.

Come procede un MDB per la valutazione dell’acquisto di un mezzo: partendo dal presupposto che un MDB non sa un cappero sulle moto, egli acquisterà quasi sicuramente un mezzo nuovo, ultimo modello, serie limitate o semplicemente la moto che va più di moda. I criteri della sua scelta sono: quanto fa/quanti cv fa/quella che costa di più/quella che va di più; il MDB si metterà ad elaborare tutti questi dati con complessi calcoli differenziali. Fatta la scelta del mezzo (quasi sempre la meno adatta) si passa alla scelta dell’abbigliamento: casco replica di qualche pilota ma solo se costa più di mille euro; tuta in pelle di canguro con rinforzi in titanio ma solo se costa più di duemila euro; stivali e guanti sceglierà ovviamente i più cari che trova. Il paraschiena ritiene che sia da femminucce, poi costa troppo poco ed è scomodo, oltre che inutile.

Il MDB intutato, in sella al suo bolide, è pronto per fare il suo primo tragitto: il famoso “casa-bar e ritorno” di 2,9 km di cui 2850 metri di rettilineo e una semicurva. Davanti al bar,a moto ancora fredda comincerà a dare delle forti sgasate per annunciare la sua presenza e la sua supremazia nei confronti degli altri MDB.
Dopo circa 3 ore di monologo a parlare della sua moto (di argomenti inventati, perché come già ho scritto il MDB non sa un cappero) torna a casa, perché alle 17.10 di sabato 6 giugno inizia a fare freschetto e ha paura che le gomme non tengano.

Il giro ideale di un MDB non è, come si potrebbe pensare, il “casa-bar e ritorno”; è invece il “giro a peschiera con fidanzata a prendere il gelato”, percorrendo quella strada ricca di tornanti qual è la ss11 si vanterà con la fidanzata (che ne capisce sicuramente più di lui) dell’agilità del suo mezzo e delle pieghe estreme che riesce a fare.

Il MDB non è capace di rapportarsi con i MV ma solo con i suoi simili. Il MV quando si trova davanti un MDB può avere principalmente 2 reazioni: gli fa del male fisico oppure se ne và, schifato e nauseato..ed è per questo che il MDB viene evitato dalla stragrande maggioranza dei MV. Il MDB quando parla con un MV spara cazzate e da consigli improbabili sulle sospensioni altrui e quando si accorge che il MV se ne è andato, si gira verso il primo malcapitato per poter riprendere il suo interessantissimo monologo. Il 90% dei MDB è irrimediabilmente un caso perso. Più avanti vedremo come convertire i MDB novelli (i più facili da salvare) e gli MDB più incalliti.

alex:
Come convertire un MDB:

Convertire un MDB è semplicemente impossibile. Punto.

Curiosità:
Se non hai trovato questo articolo divertente, probabilmente sei un MDB..
Questo articolo è stato ispirato da incontri (spiacevoli) con vari MDB incalliti
L’autore di questo articolo ha molto tempo libero.

Puoi vedere un MDB qui: http://motoclubsanpaolo.files.wordpress.com/2008/07/crash-en-moto.jpg

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