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I primi passi del Motoalpinista: Tecniche di Base

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alex:
Quello che segue è una summa, basata non su basi tecniche certe ma più modestamente su quel che so e che ritengo essere il modo non dico corretto, ma meno approssimato possibile, per quanto mi è dato di sapere, per impostare una base di partenza sulla quale costuire il nostro modo di ... motoalpineggiare  smche

Primo step: SEMPRE IN PIEDI!
O almeno, il più possibile. Io stesso ho la tendenza a sedermi nei trasferimenti semplici in sterrato, o quando inizio a sentire la fatica. Invece dovremmo mantenere quanto più è possibile la posizione "in piedi" sulle pedane. Ma basta alzarsi per avere una postura corretta in moto?
No. Visto che non dobbiamo fare il tempo, possiamo rimanere rilassati, quindi non in posizione aggressiva o "di attacco" come si dice nel cross. Però dobbiamo imparare a non rimanere a piombo sulle pedane. La posizione corretta è quella di busto leggermente avanti per aumentare la sensibilità dell'anteriore. Questo spostamento in avanti, allo stesso tempo ci fa aumentare la pressione sulle pedane e quindi la trazione.
Attenzione a portare in avanti tutto il corpo e non solo il bacino: molte volte si tende a spostarsi in avanti tenendo istintivamente il busto ancora perpendicolare al terreno: questo ci fa sembrare dei deformi, stanca prima e non giova a nulla, anzi le braccia lavorano male.
Abituarsi a stare in piedi ci porterà pian piano a fare in quella posizione praticamente tutte le manovre, anche quelle che in testa abbiamo catalogato come "da fare seduto". Io ad esempio tuttora mi siedo per fare una curva stretta, ed è solo perchè non ho ancora capito bene la distribuzione delle masse sul 4T. Ma se mi costringo a rimanere in pedi, vedo che la cosa viene bene lo stesso, e qualche volta anche meglio  ;D



La posizione fondamentalmente è questa in foto. Chi è di statura un po' sopra la media si troverà un po' a disagio e avrà l'impressione di caricare troppo il manubrio creando una eccessiva reattività dello stesso in situazioni di scarsa aderenza. L'istinto porterà quindi ad arretrare il busto o peggio il bacino: non facciamolo! L'avantreno diventerà leggero e perderemo direzionalità in modo considerevole. Paradossalmente, chi è avvantaggiato, in questa situazione, è proprio chi si lamenta dell'altezza delle moto da enduro  smban

alex:
Secondo Step: PADRONI DEL MANUBRIO!
Chi inizia è prima di tutto concentrato sulla trazione e, conseguentemente, sulla erogazione da impartire tramite la manopola destra. Invece per ottenere un effettivo controllo del nostro mezzo quel che va fatto da subito é concentrarsi sull'anteriore: è quello il vero punto di contatto tra noi e il terreno che percorriamo, e quindi è quello che dobbiamo avere sotto controllo! La presa sulla manopola quindi dev'essere salda ma non spasmodica, insomma non aggrappiamoci al manubrio, perché tanto non è lui che ci tiene in sella  ;D
Quindi: presa salda. L'ideale sarebbe anche un dito (di solito l'indice, ma io preferisco il medio "anche" per questo) e, se si possiede un 2T, uno sulla frizione. Sul 4T il ditino sulla leva sinistra non è utile, importa semmai sapere come gestire di manopola l'abbondante range di coppia e di erogazione del motore valvolato. Quindi stiamo andando, le mani sono ben strette sulle manopole ma senza farci venire i crampi. Il polso destro è angolato in modo da essere dritto con l'avambraccio quando diamo gas, non quando siamo sul "tutto chiuso".
Adesso entrano in gioco le spalle: Sono le spalle, infatti, che seguono l'andamento del terreno e le reazioni trasmesse alle sospensioni, e non i gomiti. Le stesse spalle che accompagneranno le nostre "istruzioni" al manubrio. In Enduro tenere le spalle rigide e far lavorare i gomiti equivale a quello che, per lo sci, potrebbe essere paragonato al tenere il peso a monte. Tutto sbagliato, insomma. Ecco un altro buon motivo per il quale va mantenuta una certa mobilità articolare anche a dispetto dell'artrosi incipiente  :D
Per far bene questo lavoro il manubrio deve essere posizionato nel modo che favorisca quanto più è possibile la nostra guida senza che ci faccia incurvare la schiena quando ci alziamo sulle pedane, e che non ci faccia, al contrario, creare impiccio coi gomiti quando siamo seduti. Non esiste una regola per impostare il manubrio. Quindi: provate! Provate fino a quando non vi sembrerà di andar bene, e non date retta al guru della domenica che vi dice "devi tenere il manubrio più all'interno", o cose del genere: quello è il SUO modo di posizionarlo in base alle SUE esigenze.  Facendo così diventa facile pensare che siamo i più brocchi del gruppo, e invece basta un attimo ed una brugola :(
Se inclinare il manubrio in avanti o all'indietro è sufficiente per una corretta impostazione da seduti, che cosa si fa quando stiamo sulle pedane, visto che abbiamo detto che bisogna stare il più possibile in piedi?
Si trovano i riser di altezza tale da farci fare i movimenti nel modo migliore possibile e che ci consentano la postura più canonica. Senza mezze misure, perchè tutto parte da come ci posizioniamo. Per esempio, io tengo la sezione del manubrio in asse con l'inclinazione del cannotto, così le mie spalle lavorano esattamente sul movimento della forcella, e inoltre sono più neutro verso gli scarti che dà un pietrone non evitabile o una buca improvvisa. Ma non è detto che per uno di voi questa sia il posizionamento migliore! Entrano in ballo troppe variabili, prime fa tutte le nostre quote fisiche, per definire una regola comune. E comunque con la RXV questo mi porta ad avere le mani un po' troppo basse e quindi una errata posizione della schiena. Riser wanted...  ;D E' facile sistemare la cosa, basta capire ed agire.
Una volta che il manubrio è domato, allora sì, che avremo il controllo della baracca, e potremo iniziare a capire come mettere la ruota davanti dove vogliamo noi e non dove decide il telaio con le sospensioni: quella lì è una coppia di fetenti che appena gliene diamo l'occasione lavora contro di noi. E il nostro orgoglio ci dice che la moto .... è fatta male  :-[

ilario:
Perfetto Alex!
Sempre in piedi!
E' la mia posizione,la trovo molto rilassante,non affatica la schiena e il sedere,permette un controllo piu' preciso e sicuro,il baricentro si abbassa,il tuo
peso si scarica sulle pedane e non sulla sella.
Una volta abituati ci si accorge che ,a parita' di chilometraggio e difficolta' ,si e' molto piu' riposati.

Claudio.

kappa:
A proposito di posizione del manubrio.
Dal momento che non credo sia solo per moda (anche se sono sicuro che incide per una buona percentuale)
da cosa dipende secondo voi la recente tendenza ad avere un manubrio parecchio alto e inclinato in avanti sulle moto da enduro?
cosa è cambiato nelle geometrie delle moto moderne che richiede questo accorgimento?
Anche sulle mie ultime moto ho osservato questa tendenza già di serie, io gradualmente l'ho avvicinato ed addirittura inclinato verso di me in una posizione all'antica insomma  ;D
Una posizione che in base alla lunghezza dei miei "braccini" mi permette quando sono in piedi di tenere la posizione corretta che dice Alex, cioè quella di stare con le spalle leggermente in avanti favorendo la spinta delle gambe verso il basso, mi accorgo invece che per molti la posizione che credono corretta quando sono in piedi e quella di stare più diritti possibile, posizione nella quale secondo me le spalle lavorano male.
Osservo anche che queste posizioni esagerate del manubrio di nuova tendenza che considerano solo la posizione eretta rendono la posizione di guida da seduti sgraziata e faticosa, e' vero che solitamente si guida in piedi ma dal momento che non è proibito dal codice della strada, anche quando siamo seduti e' giusto avere piena padronanza del mezzo.

alex:
Anzi, quando sei su bitume, guidare in piedi = verbale coi fiocchi!  :(
Tendenza ad avanzare il manubrio... non so, forse una semplice faciloneria in fase di assemblaggio? O una furbata del concessionario per dare anche a quelli "sopra la statura media" l'idea di buona maneggevolezza? Comunque la Kappa ha di serie diverse posizion per la regolazione dei riser, oltre alla inclinzaione del manubrio. Più che un piacere, direi che è doveroso trovare la propria combinazione.

Io sono davvero condannato ai riser. Per mantenere al meno peggio possibile la postura caricata sul davanti, sono costretto a tenere le gambe un po' flesse, altrimenti vado a caricare a piombo sulla piastra di sterzo e questo mi annulla quasi tutta l'avancorsa. Per dare una idea, la sensazione è pari a quella di quando si guida un mezzo agricolo con l'asse di sterzo davanti alle ruote: in sostanza l'angolo di caster è tutto negativo e non si riesce ad andar dritti se non a fatica. E procedere sempre con il quadricipite femorale caricato non è proprio una manna dal cielo  :(
Per questo dicevo che non essere altissimi in Enduro è un vantaggio, e non un handicap come si crede qui nel Forum....  ;D
Figurarsi come starei a mio agio su un trespolo da trial...  :o

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