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Lo fate? E se si, dove e come?

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alex:
No, non sono curioso oltre il senso della decenza  ;D

Mi pacerebbe solo sapere quali sono i pregi ed i difetti della pratica del fuoristrada in genere lì dove vivete.
Insomma, riuscite a fare i vostri giri più o meno liberamente? In che modo e con che importanza l'ambiente sociale impatta con la vostra passione?
Che tipo di uscita prediligete, che tipo di fondo, quale sarebbe la durata ideale di una uscita veramente "coi contro....", insomma tutto  :)

rerechan:

--- Citazione da: alex - 09 Ottobre 2010, 19:21:24 ---...... i pregi ed i difetti della pratica del fuoristrada in genere lì dove vivete.
Insomma, riuscite a fare i vostri giri più o meno liberamente? In che modo e con che importanza l'ambiente sociale impatta con la vostra passione?
.....

--- Termina citazione ---

I pregi penso li sappiamo tutti, anche se io punto piu' che altro sulla bellezza paesaggistica e anche dei sentieri, e spesso vado piano apposta per farmi durare di piu' le belle sterrate; i difetti sono piu' che altro due:
uno che ci sono troppi divieti e ce ne sono sempre piu', e due che ci sono troppi rompi,... anche dove non e' vietato si viene visti come dei rovinasentieri, anche se si va sulle strade bianche.... basta avere la moto "da cross"... e per quanto vai piano dai sempre fastidio comunque.


--- Citazione da: alex - 09 Ottobre 2010, 19:21:24 ---...
Che tipo di uscita prediligete, che tipo di fondo, quale sarebbe la durata ideale di una uscita veramente "coi contro....", insomma tutto  :)

--- Termina citazione ---

Prediligo una uscita tranquilla senza rovinarmi fisicamente ma facendo comunque dell'esercizio, quindi mi va bene un misto di strade bianche e mule/sentieri; purtroppo mi piace vedere sempre posti nuovi e mi devo sbizzarrire nel cercare quel poco che resta, cosa che io faccio sempre su studio della cartina. 200 o + km mi vanno bene in un giorno, facendo una uscita sola settimanale. Il fondo che mi piace di piu' e' la mulattiera con l'erba al centro e con buche e scalinetti, senza tornanti pero'... senno' mi piace lo sterrato marrone, un po' umidiccio  e non polveroso, piu' sul  "terroso" che sul "sasserelloso"... Odio le sassaie perche' se perdo l'equilibrio sono a terra... Quando mi prendero' una moto piu' leggera e bassa non avro' piu' paura di niente... (modo di dire...).

Valchisun:
Modalita'  sm_lau:Ma non puoi farti i c....i tuoi? :P
Modalita'  smhuh: Se parliamo di giri enduro noi in genere facciamo i seguenti sentieri: "La crava morta", "La via delle merde", nomi che hanno delle motivazioni "profonde", per i piu' bravi c'e' il sentiero delle "Vedove" o quella della "Disperazione", nomi che sono scaturiti da una battuta del momento e poi sono rimasti nell'immaginario dell'endurista, in genere si parte con il gruppo dal punto di ritrovo in periferia del paese, e qui abbiamo la fortuna di arrivare sui sentieri in cinque minuti, poi ci si scalda nei soliti viottoli che sono un po' il parco giochi, finche' dura!Ovviamente si cerca di fare meno asfalto possibile e si evita di girare, ovviamente, in quelle zone che ,specie nei weekend, sono a rischio "multe"!Quando si e' in gruppo, e' molto difficile che ci si soffermi ad ammirare il paesaggio, salvo qualche fermata per caffe' o fotografie, poi anche li' ci sono le diverse preferenze, c'e' il gruppo alla Blazusiak de' noartri che predilige i sentieri tecnici, dove si tribola e si arriva in poco tempo ai sintomi pre-infarto, si deve spingere la moto, dopo un metro il motociclista assume in volto delle colorazioni che vanno dal rosso porpora cardinalizio al blu di Prussia, fino al grigio fumo di Londra, per fortuna qualcuno rompe una leva o fora una ruota, allora si puo' riprendere il colorito e le pulsazioni normali!Questi sono i giri che evito accuratamente, adducendo scuse di avere una mucca con le doglie pre parto o di dover partecipare alla trebbiatura del grano o alla tosatura dei mufloni...
Preferisco di gran lunga i giri soft magari di piu' ampio respiro come chilometraggio, ma meno massacranti a livello fisico, poi in ogni caso si val al bar a farci una bella media....che equivale a quando ci si toglie gli scarponi dopo una sciata, il momento piu' bello..... smco2 sm13

gianni:
Insomma, riuscite a fare i vostri giri più o meno liberamente? In che modo e con che importanza l'ambiente sociale impatta con la vostra passione?
Che tipo di uscita prediligete, che tipo di fondo, quale sarebbe la durata ideale di una uscita veramente "coi contro....", insomma tutto  :)

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Il pregio migliore del posto dove vivo ... penso sia il clima (è possibile girare praticamente tutto l'anno) e poi la grande "qualità" e possibilità di percorsi. smco2
Il difetto più grande è che la gente in genere non ci apprezza! sm40
Pensa che siamo degli incivili, fracassoni, smanettoni e che le moto facciano solo danni! sm91
Per limitare il mio impatto "ambientale" mi sono convertito alla moto da trial, reputando questo tipo di veicolo il meno "invasivo"...e anche perchè consente di praticare qualsiasi tipo di tracciato e quindi di "esplorare" il territorio!
Purtroppo nel ponente ligure i possessori di moto da trial si contano davvero sul palmo di poche mani! smhuh
 Non esiste una "cultura" della moto da "alpinismo" in generale: anche i praticanti del fuoristrada sono quasi esclusivamente enduristi, e generalmente degli smanettoni...e per "gli altri": quelle sono moto da "motocross" sm41
I cacciatori, che in questa stagione popolano i boschi, ci considerano degli invasori del territorio...e per fortuna non hanno "licenza di ucciderci"! :-\ altrimenti lo farebbero volentieri! :-\  :-\
I percorsi che prediligo sono le vecchie mulattiere che collegano tra di loro i vari paesini dell'entroterra!
Il tracciato è generalmente impegnativo per via dello stato di abbandono in cui riversano: frane e smottamenti hanno ormai compromesso il vecchio selciato...e non sempre la vegetazione viene tenuta a debita distanza!
In compenso il mettersi alla prova di fronte a queste "difficoltà" rendono le "uscite in moto" un'avventura avvincente! Ed ogni volta si è messi a dura prova e la soddisfazione per aver superato sempre nuovi limiti...è motivo di magna goduria! :)
...in compenso il paesaggio dei luoghi che si attraversano ed i panorami che di aprono all'orizzonte regalano emozioni uniche! :-*

smche Gianni smche

kappa:
Nella mia zona si riesce ancora abbastanza liberamente a fare dei giri potendo svariando a cavallo delle 2 regioni Toscana/Umbria. Nella prima abbiamo un terreno argilloso che molto bagnato è meglio evitare  ;D salendo appena di quota troviamo sentieri con sassi piantati ed una varia tipologia di boschi che vanno dalle querce e pini fino alle faggete sopra i 1000 metri dell'Amiata, guida impegnativa e paesaggio bucolico. Nella regione confinate terreno tipicamente tufaceo con sterrati infiniti in zone collinari e boscose fortunatamente abbastanza spopolate che vanno dal Trasimeno fino a Perugia ed oltre. Il tutto diciamo in un cerchio di un diametro mediamente di 80 km che poi è il massimo che in una giornata riesco a reggere.

L'unica nota negativa è l'aumento dei fuoristradisti in questi ultimi 3 anni.
Una crescita purtroppo numerica e qualitativa in senso negativo, gruppi troppo numerosi, troppo rumorosi ed irrispettosi, che rischiano di rompere quello che io considero il "giochino più bello del mondo"
Qualcuno, magari leggendo altri forum, sa che fino ad ora L'umbria e' considerata il paradiso del fuoristrada, molti percorsi, molti personaggi, molti amici che vengono, molte manifestazioni, ma ora  il territorio sta scoppiando, tante manifestazioni cancellate, altre addirittura bloccate con imboscate delle forse dell'ordine.
La zona sta scoppiando e quando succederà farà tanto rumore, come in Piemonte o forse di più.

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