Prima di tutto cito questo mio commento fatto qui:
http://motoalpinismo.it/smf/index.php?topic=3656.0Ha già un fianchetto attaccato col nastro adesivo o è il numero 1 della versione Racing Replica?
Rimango sempre più perplesso: gli uffici marketing giapponesi ci beccano alla distanza come Guglielmo Tell, tranne che con certi tipi di moto, guarda caso sempre dello stesso genere.
Meno di 4500 euro: tanto paghi e tanto porti a casa. A ste cose ci si pensa, in Italia...
A volte uno parla con prevenzione, e stavolta mi son dato del pirla a 360°. Si, perchè oggi mi sono guardato per bene la Honda CRF250 L.
L’aspetto è massiccio ma filante, ha il telaio in acciaio, immagino per questioni di costo. Le sospensioni hanno una escursione pari a quelle della Culona, all’incirca, e non sono regolabili ma i foderi dorati della (?) Kayaba (?) sono addirittura belli. però non è che ispirino tanta fiducia...
Plastiche spesse, ben scontornate e assemblate alla maniera Honda anche se è una moto economica.
Il motore a guardarlo mi è piaciuto molto, ha una vaga finitura bronzata davvero bella.
La vocazione dual si può evincere anche dal quadro strumenti, piuttosto grande e pesante ma, almeno immagino, per questo motivo completo.
Il telaietto sotto sella ha dei ganci per fissare un bagaglio volante, come era d’uso sulle moto di qualche anno fa.
La scheda tecnica riportava 23,1 (quel decimale è proprio jappo) HP a 8500RPM. Peso col pieno 144 chili, altezza sella 87cm, alimentazione tramite iniezione elettronica con corpo farfallato da 36. Vantano un consumo di circa 35 Km/Lt ma ci crederò solo vedendolo.
Impianto frenante non eccelso ma ben riuscito esteticamente, con dischi tipo “wave”. E’ omologata per 2 dal momento che ha le pedane per il passeggero.
Tutto questo costa, chiavi in mano, 4500 euro. Devo ammettere che per un prezzo simile è molto più di quel che si è abituati a ricevere. Capisciammé…