Riservato ai possessori di moto non da trial, ovviamente
![93 :93:](https://www.motoalpinismo.it/smf/Smileys/classic/93.gif)
mi è venuto in mente guardando la ADV di Lamberto, come sempre intonsa (ma come fa a trovarle tutte così?) e mi è balzata in mente l'immagine delle grattatine al terminale ed alla protezione motore della mia (frutto di due "appoggiate", naturalmente una a destra e l'altra a sinistra
![sm41](https://www.motoalpinismo.it/smf/Smileys/classic/41.gif)
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E quindi mi son ricordato la fatica per tirarla su. Ma anche col DRZ non era proprio uno scherzo, certe volte. La Bastarda pare più equilibrata e viene su con minor sforzo.
Personalmente, evito di alzarla nel modo "canonico", ossia prendendo la moto con una mano sotto la sella e un'altra sulla manopola che poggia a terra, perchè la mia schiena non ce la farebbe. Ed allora adotto una specie di "squat", mettendomi di schiena rispetto alla moto, accosciandomi come per fare la
![sm454](https://www.motoalpinismo.it/smf/Smileys/classic/mf_pain.gif)
nel bosco, mettendo le mani una sotto al serbatoio e l'altra sotto la sella, per poi estendere le gambe.
Viene su meglio, anche se in alcuni frangenti la stabilità della manovra non è un granché, e l'equilibrio è quanto mai precario. Ad esempio, se la moto è in pendenza non è praticamente possibnile controllarne lo spostamento, e inevitabilmente tenderà a scorrere verso la discesa, sia di muso che di coda.
poi non è possibile fare alcunchè per evitare rami, cespugli o anche pietroni che ostacolino la risalita, perchè sono spalle alla moto.
Per cui, decisamente la manovra è perfettibile. E quindi domando a quelli che non risonderanno "io non cado mai": avete altre soluzioni?