Peccato lasciarlo passare in silenzio.

Di Comanducci ne nesce uno ogni 1000 anni, ma devo dire che stavolta Sesti, seppure con una lettera aperta che ovviamente non può, in sé, portare una soluzione, ha centrato la questione in modo cristallino. E lo stimo.
L'inizio della soluzione è farsi parte attiva. Proporsi, ma sapendo preventivamente in che direzione vogliono muoversi i locali amministratori, e quindi crearsi in tale ambito il proprio spazio, guadagnandolo, per praticare in modo compatibile e responsabile.
Quasi sempre, però, ci si accontenta di fare l'uscita alla carbonara, per poi compiacersi di averla fatta franca, e non ci si preoccupa dell'impatto, della pubblica opinione (che detestiamo, ma dobbiamo tener conto di ciò che pensano di noi, per quanto fuorviato possa essere).
Sarebbe bello che la CNF scendesse tra noi per un dialogo costruttivo, anche (perchè no?) dandoci qualche dritta comportamentale e procedurale. Sapete bene che ho una certa avversione per i Totem, ma sono pronto a ricredermi per primo se dal Trascendente si passa alla guida condivisa di compiti e opportunità.