io sono sempre stato scettico riguardo alla mobilità su base elettrica, perché l'energia elett. costa in termini ambientali molto cara, perchè una centrale costa costruirla e mantenerla e consuma molto per produrre energia, in termini di mera convenienza consuma più di quanto produce, perchè se l'energia impiegata per produrre corrente fosse veicolata direttamente all'utente, si risparmierebbe un 20% in termini economici e molto d'inquinamento, solo che questo non è possibile perchè non esiste una tecnologia che ci permetta di usare direttamente le materie prime come fonte di energia senza il by-pass della centrale di produzione. nessuno parla mai dei costi indotti, ovvero costa (economicamente ed ecologicamente) distribuire l'energia e più aumentano le utenze più ci sono cali di tensione e perdite possibili, costa l'energia immagazzinata negli accomulatori, perché c'é un costo di produzione, uno di distribuzione e uno (altissimo) di smaltimento. quando si pensa all'energia pulita si pensa ai pannelli fotovoltaici, ma nessuno spiega che questi hanno una durata (limitata attorno ai 10 - 15 anni nel migliore dei casi) e un costo di smaltimento che non è ancora stato stimato con precisione, oltretutto un costo determinato dalla specificità dei materiali usati per produrre i pannelli. esiste invece un modo molto più conveniente ma che si scontra con gli interessi di molte lobby, prima tra tutte quella del petrolio perché loro vendono il petrolio per produrre energia e per distribuirla! ma dicevo, in america è molto diffuso il bio etanolo (da circa 20 anni) e le case automobilistiche americane producono i loro motori compatibili con quel carburante che, risulta essere economicamente molto concorrenziale col petrolio e di basso impatto ambientale, si parla di circa 200 mg di CO2 emessa per un motore di circa 5.000 cc con 450 cv (gli standard americani sono questi...) e c'è il vantaggio di mantenere una tecnologia motoristica esistente. scusate la prolissità