Rispondo ad Alex, sulla base della mia sola esperienza diretta:
Il fenomeno da te accusato al superamento di determinate quote altimetriche con la Ducati (parliamo di alimentazione a carburatori in un motore bicilindrico, giusto?), è verosimilmente dovuto ad un insieme di concause.
Il cd. rapporto stechiometrico, individua di norma in 14 parti di aria ed una di benzina il titolo ottimale per ogni motore; ogni casa può però apportare modifiche a tale rapporto, in ragione della specifica tipologia di propulsore e conseguente utilizzo medio. Inutile ricordare che nell'aria la parte in causa nel processo di combustione è l'ossigeno, che con il salire di altitudine diminuisce in percentuale. A margine di ciò la combustione peggiora, con il titolo della miscela che si sposta in favore della benzina (cd. miscela grassa); la resa del propulsore si affievolisce, in ragione del fatto che ad ogni scoppio una buona parte di combustibile non viene utilizzato (diminuisce quindi la resa termo-dinamica).
Ma ciò non dovrebbe esser cagione di detonazioni post combustione, in quanto potrebbero concorrervi altri fattori ugualmente importanti nell'ottimizzazione delle fasi motore (stato e distanza elettrodi candele, anticipo fisso d'accensione, corretto lavoro dell'anticipo variabile, sincronizzazione dei carburatori e, non di meno, regolazione valvole).
P.S.: Chiedo anticipatamente venia se non ho linkato la stringa che rimanda a quei 10 comandamenti ...ma sono un testone e da sempre, forse per un ignorante forma di orgoglio smsm, digerisco le formule astruse della meccanica (non sempre rigidamente valide per tutti i motori) mettendoci prima le mani :)
Se volete, con calma, potremmo anche allargare il discorso alle "concause" di cui sopra ;)
sm51