Per questo la definizione che vedo più centrata per le "Ride" di varie salse è una
enduro motoalpinistica. Non tecnica e specialistica come le trial (anche se Ossa ha sbarellato da quella parte, ma per aver già la pappa praticamente fatta) e non specialistica come una enduro.
Una moto agile per andare a passeggio per colli, monti e valli senza essere schiavo della tecnica esasperata e della prestazione. Che già ce la chiedono al lavoro e pure dopo cena

Questo, sempre se è vero che si tratta di moto gestibili con facilità. In tal caso, chi teme attrezzi improbabili come le trial, o pieni di cavalli e improponibili per dimensioni come le enduro, ecco che può finalmente togliersi lo sfizio di andare come piace a lui senza per forza doversi comprare una moto concettualmente vetusta come quelle che ci sono state in giro fino a ieri mattina. Motivi che lo hanno, finora, sempre allontanato dalla decisione di indebitarsi per un giocattolo, mentre adesso potrebbe essere il momento di staccare il fatidico assegno.
Poi c'è (come ho detto) un'altra categoria, quella dell'amatore in prepensionamento enduristico. Come me. Ma siamo in tanti, e non si va a cercare l'estremo, quando il bello dell'uscita è riuscire ancora a raccontarla

Gli "estremisti" continueranno a farlo con le EXC, o con le Te, o quel che sia.
Insomma, le "Classe Ride" non sono delle dual (come qualcuno aveva sperato) ma un supporto tecnico per chi non sa tenere le chiappe nella posizione corretta, o che è l'unica cosa che ormai sa fare. Ben più che una nicchia di mercato. Praticamente, chiunque abbia vivo l'interesse per due ruote e un motore in montagna ma ci ha sempre rinunciato. E ora può. E' un sacco di gente, folks!