Non è un piccolo offtopic, è... enorme!
Il JJ Brasiliano attuale (che pratico da 3 anni) è fondalmentalmente una lotta a terra in forma agonistica.
Ci sono rozze proiezioni judoistiche e, fondamentalmente, dei trascinamenti a terra.
Nasce in brasile come affinazione del jj tradizionale giapponese, dove, per esigenze di lotta 'da strada' (poi diventata 'vale tudo' ovvero vale tutto), si trasforma in ciò che pochi sapevano affrontare, ovvero la lotta aterra.
Nei primi anni di vale tudo (poi 'ultimate fighting' e 'Mixed Martial Arts MMA') i brasiliani vincono tutto il vincibile perchè nessuno era ingrado di lottare a terra. Solo pugni e calci, ma nella 'distanza chiusa' nessuno sapeva cosa fare.
Oggi i campioni sono quasi tutti di derivazione dalla vecchia e cara 'lotta libera' (o Grappling- submission).
In Italia non la pratica quasi più nessuno. In Brasile (e resto del mondo) sta rinascendo e si fanno i campionati di 'NO- GI' ovvero 'no judogi' (in maglietta).
Cosa faticosissima e difficile perchè a corpo ignudo, l'avversario ti schizza via come una saponetta, e non hai stoffa a cui appigliarti per le leve o strangolamenti.
Il JJ tradizionale in ITALIA e' ufficialmente diffuso dalla FIJLKAM (CONI) attraverso il metodo Bianchi. Un metodo molto stupido e noisissimo.
Il resto del mondo usa il metodo Clarcke (assai più realistico).
Comunque vada, è una roba non agonistica (anche se tentano di fare delle gare dette 'fighting system') molto poco allenante e di poca soddisfazione.
Avendone comunque io una cintura nera anche di quella roba la (il JJ tradizionale), posso dirti che è una cretinata da spostati: non è possibile che nel 2000 si stia a studiare un sistema (peraltro vastissimo) di combattimento, dove non vi sono gesti atletici ma solo lo studio statico della ROTTURA DELLE ARTICOLAZIONI E STRANGOLAMENTI.
Se, oggi come oggi, si applicassero le cose studiate nel jj, nella quotidianità, significherebbe prenotarsi una autostrada verso la galera.
Non è credibile che uno studi tutta la vita delle cose che mirano a rompere o storpiare le persone, quando mai ti capiterà di doverlo veramente fare?!
Io, non essendo un agente segreto del Mossad e nemmeno un mercenario, trovo che sia una visione della vita un pochino..strana.
A me piace sudare e fare fatica e il BJJ è tutto ciò. Un bel gioco divertente dove non si picchia la gente e ci si rotola per terra.
Ovviamnte, il Judo rimane il mio sport N°1, lo pratico da 30 anni e non lo mollo.
Diciamo che, alla mia età, viene più facile fare la lotta a terra (nel judo si privilegia la lotta in piedi all'80%) che in piedi.
In piedi serve agilità, slancio, riflessi. Tutte cose che dopo i 40 vengono sempre più a mancare.
Nella lotta a terra serve strategia e tecnica e poi, sei già a terra, cadere è meno traumatico e hai meno possibilità di procurarti delle lesioni.
Essendo il BJJ una cosa 'recente' è ancora poco strutturato a livello di federazioni e di salvaguardia dei praticanti.
Infatti sono ancora previste le leve alle ginocchia (vietatissime nel judo da diversi anni), ma credo che se il livello salirà, dovrà cambiare qualcosa.
Per finire, il Vale Tudo, è una cosa molto semplice: Vale tutto tranne i colpi ai genitali, le dita negli occhi e le prese alla carotide.
Se hai 20 anni, non hai un lavoro e non ti interessa del come sarà il tuo corpo dopo i 40 (devastato), puoi praticarlo. Le meglio scuole sono nei territori dell'ex blocco sovietico, per noi la più vicina è invece la Croazia.
Quindi per rispondere alla tua domanda, il BJJ è lo studio della sottomissione dell'avversario.
Essendo in forma agonistica, essa si ottiene per punteggio: le proiezioni valgono 2 punti, le immobilizzazioni valgono 4 punti (montada), le finalizzazioni (leve e strangolamenti) danno la vittoria secca. Poi ci sarebbero altri dettagli, ma sono, appunto tali.
Il Vale tudo sono botte da orbi.