Autore Topic: Il bello di "sentire" la ruota anteriore!  (Letto 4875 volte)

Offline Valchisun

  • Moderatori
  • Hero Member
  • *
  • Post: 30773
    • Mostra profilo
Il bello di "sentire" la ruota anteriore!
« il: 13 Agosto 2011, 13:30:17 »
Non si tratta di appoggiare l'orecchio sul copertone anteriore...L'espressione "sentire" la ruota davanti e' una cosa importantissima nella guida di una motocicletta, sia che questa sia da trial, da enduro o una moto stradale, perche' e' la sensazione di avere sotto controllo la moto, le moto troppo "ballerine" trasmettono una sensazione di insicurezza, soprattutto nela fase delicatissima di ingresso in curva, quando la ruota anteriore sembra che vada per conto suo, sembra che "galleggi" sul terreno e che il pilota sia il balia della moto...
Su sterrato e' una sensazione molto frequente sulle pietre piantate, sembra che la forcella non riesca ad assorbire le piccole asperita' del terreno, e questo succede specialmente a bassa velocita', la moto in ingresso di curva sembra che debba "prendere sotto" e cioe' che si chiuda lo sterzo con il rischio di cadere all'interno della curva!In molti casi il problema e' imputabile alla scarsa o nulla scorrevolezza della forcella nelle prima parte di escursione, in pratica la moto "rimbalza" sulle pietre, fondamentale e' anche una corretta pressione del copertone anteriore, la gomma troppo dura avra' pochissima aderenza e tendera' a scivolare via all'esterno! E' consigliabile sgonfiare leggermente la ruota anteriore se si percorrono dei lunghi tratti sterrati, facendo pero' molta attenzione a non esagerare con lo sgonfiaggio, perche' proprio le pietre piantate possono causare la pizzicata classica della camere d'aria con relativo doppio taglio, meglio moderare la velocita' e cercare di alleggerire il piu' possibile il peso sulla parte anteriore della moto!
Anche nella guida su asfalto e' fondamentale il feeling che si instaura tra il guidatore e la ruota anteriore, ci sono moto che anche in caso di asfalto bagnato "comunicano" perfettamente le condizioni di aderenza dell'asfalto, mentre altre moto danno la sensazione di procedere sulle uova anche sull'asfalto perfetto, in quel caso la sensazione di controllo del mezzo e' pari a zero!Fondamentale e' avere dei copertoni in buone condizioni con un battistrada nuovo o poco consumato, poi entrano in ballo tantissime variabili nell'assetto della moto, lo stile di guida del pilota, la giusta inclinazione del manubrio, la piu' o meno perfetta taratura delle sospensioni, anche di quella posteriore che va' a riflettersi anche sull'assetto della ruota anteriore!
Poi e' chiaro che nel "totale" conti soprattutto come e' stata progettata la moto, quote telaistiche, avancorsa, inclinazione della forcella, lunghezza del forcellone e posizionamento del motore nel telaio, comunque e' possibile "rifinire" le caratteristiche della propria moto in funzione di un maggiore feeling della ruota anteriore che ritengo fondamentale per divertirsi in tutta sicurezza e non dovere "sudare freddo" ad ogni curva!
Perfino nella pratica del trial o del motoalpinismo, una moto piu' "piantata" sulla ruota anteriore dara' una sensazione di maggiore sicurezza quando si procede sui sentieri tipici della pratica del motoalpinismo, la moto sembrera' piu' pesante sul davanti, ma nel contempo si avra' sempre la sicurezza di avere la moto sul sentiero e la sensazione di avere tutto sotto controllo, ruota anteriore compresa! :sign0098:
« Ultima modifica: 13 Agosto 2011, 17:13:00 da Valchisun »

Ktm Super Duke 1290 R

Offline alex

  • Global Moderator
  • Hero Member
  • *****
  • Post: 29864
  • Quartier del Piave (TV)
    • Mostra profilo
Re: Il bello di "sentire" la ruota anteriore!
« Risposta #1 il: 13 Agosto 2011, 14:21:29 »
Le masse giocano senza dubbio un ruolo fondamentale, ed a me piacciono le moto che caricano molto l'anteriore. sarà per via della lunga militanza in Ducati ma se non è così io fatico a fare atti di fede, specie...col senno di poi.
Altra questione basilare è, di conseguenza, il comportamento delle sospensioni. Una sospensione idonea secondo me ti trasmette attraverso il manubrio quello che sta facendo la ruota anteriore, in tempo reale e con assoluta sincerità. E le moto serie fanno come i felini, prima ti mostrano i denti e solo dopo azzannano. Per cui a buon intenditor...
La funzionalità della sospensione deve però fare quel lavoro in un momento critico: che sia da spasimo o in abbondanza di spazi e tempi, in quel momento la forca si becca la staccata, e quindi deve fare un doppio, impegnativo lavoro al quale affidiamo la nostra scorza, ed entrambe le funzioni sono fondamentali sia per la sicurezza che per il divertimento.
Il trasferimento di masse è una cosa che magari non immaginiamo nemmeno, epure decide il modo in cui faremo (o NON faremo) una curva. Lavora tutta la moto, attraverso il telaio e su all'ammortizzatore posteriore, che deve garantire pari grip e addirittura trazione dopo la corda di curva, e questo sia su bitume che su sabbia, terra o sassi che siano.
Pare facile fare una moto... pare facile dire "mi accontento"... e non è finita quando la curva è finita. Tra quella e la prossima (dove tutto si ripete) c'è il rettilineo, e l'assieme deve evitare perdite di trazione garantire direzionalità e evitare sbacchettamenti. Hai voglia di assuemre la posizione perfetta: se la moto non può far bene tutte ste cosucce da nulla, per chi non corre e se ne frega dei secondi l'affare significa la differenza tra sicurezza ed alea, oppure tra divertimento e adattamento inerme.
E poi venitemi a chiedere perchè a me paicciono solo certe moto... anche se, a rigor di logica, mi tocca apprezzare, su strada, il rigore efficace dei ponteggi che sostituiscono le sospensioni nel GS...

Poi ci sarebbero tante cosucce da dire sui pneumatici, sezione, mescole e balle vaire, ma se uno ha la moto fatta bene e ben tenuta, fa miracoli anche con delle scorze di anguria cucite con delle liane  sm444
Aprilia SL1000 Falco "Zia Frankenstein"
SWM RS 500 R

Offline Valchisun

  • Moderatori
  • Hero Member
  • *
  • Post: 30773
    • Mostra profilo
Re: Il bello di "sentire" la ruota anteriore!
« Risposta #2 il: 13 Agosto 2011, 15:22:34 »
Il mio Ktm Exc 400 modello 2003 da enduro, aveva delle forcelle della Wp da 43 o da 45 mm. non mi ricordo piu' bene, era stato uno di quei modelli che aveva contribuito a costruire la nomea negativa sulla famosa instabilita' dei Ktm da enduro, aiutato dal sistema Pds di tutte le Ktm da enduro gara prodotte dal 1999 in avanti, cioe' l'ammortizzatore e' infulcrato direttamente sul forcellone senza nessuna interposizione di leveraggii che determinano la progressione di funzionamento dell'ammortizzatore, oltre ad essere orientato in posizione molto inclinata, la cosa determina un eccessivo carico del peso della moto e relativo peso del pilota, soprattutto in fase di staccata ed in ingresso curva, sulla ruota anteriore, in discesa si sente un eccessivo trasferimento di carico che manda in crisi il funzionamento della forcella, che gia' ha dei problemi di scorrevolezza per conto suo, in pratica sembrava di curvare sulle uova,la confidenza con l'avantreno era meno di zero, e piu' si andava piano e peggio era...
L'unico sistema per ovviare a quelle carenze strutturali delle Ktm da enduro, almeno di quelle versioni, su quelle attuali non mi pronuncio, era di fregarsene e di guidare sopra ai problemi, anche se era piu' facile dirlo che metterlo in pratica...
Diciamo che era una moto che andava guidata da uno che il gas sapeva darlo sul serio, in quelle condizioni il problema era attenuato e anche di molto, perche' chi guida ad andature sostenute mantiene sempre aperta la distanza fra i due assi della moto, e di conseguenza le sospensioni lavorano sempre distese, tranne nei pochi metri della fase di ingresso in curva, in pratica piu' si andava veloci e meno si sentivano i limiti di un telaio eccessivamente corto, senza leveraggi e con la forcella molto all'in piedi, mentre per chi andava a spasso erano sudori "freddi" ad ogni curva....
Sui modelli piu' recenti "dicono" che il problema dell'instabilita' e le carenze del Pds in discesa si sentano molto meno perche' le forcelle sono migliorate in scorrevolezza e la diversa avancorsa ed inclinazione delle piastre forcella abbiano migliorato la stabilita' delle enduro di casa Kappa, spero che sia vero!
« Ultima modifica: 13 Agosto 2011, 19:34:20 da Valchisun »

Ktm Super Duke 1290 R

Pota

  • Visitatore
Re: Il bello di "sentire" la ruota anteriore!
« Risposta #3 il: 17 Agosto 2011, 07:24:42 »
Ciao, anch'io preferisco avere un avantreno bello stabile, poi vedo un mio collega con una vecchia bmw 1100r (con cui non andrei neanche a fare la spesa...) entrare e uscire di traverso nelle rotonde, oppure un' amico che con una ktm 300 (non mi ci trovo, non la vorrei neanche regalata...) nelle gare sociali bastona i crossisti puri...cosa dire, sono "ignoranti" che non sanno cosa sia il setting ideale... sm409   

Offline Valchisun

  • Moderatori
  • Hero Member
  • *
  • Post: 30773
    • Mostra profilo
Re: Il bello di "sentire" la ruota anteriore!
« Risposta #4 il: 17 Agosto 2011, 13:16:42 »
Quelli che in moto ci sanno andare veramente, sono veloci anche con un ferrovecchio con le sospensioni "marce", e non si fanno tanto elucubrazioni mentali, ci danno solo del gran gas e basta!Poi e' chiaro che anche nel settore "grandi manici" c'e' quello che e' pignolo e tiene la moto come una reliquia, conosco dei piloti che, potessero, lavano e fanno la manutenzione alla moto prima ancora di finire la gara.....pero' c'e' anche la tipologia di quello che ha un catorcio mezzo demolito ma va' dappertutto senza sforzo a velocita' folli.....ma per gli altri! sm409 sm419

Ktm Super Duke 1290 R