ciao.
se dividiamo le forche in macrogruppi, troveremo:
- steli
- foderi
- pompanti
- materiali d'attrito
- oli
- piastre.
il valore delle forcelle ufficiali è alto, così come per quelle hrc che per le ohlis da motogp.
va detto che per realizzare gli steli in materiali differenti dallo standard, bisogna realizzare campionature, farne realizzare tipi differenti con spessori differeni fino a trovare quello più performante per quell'uso..
poi vanno lavorati e trattati, lavorazioni in serie piccolissime e trattati con i matriali più starni. ossidi di titanio, tin, pin cin ecc...
i foderi vanno ricavati dal pieno per cui il relativo costo.
pompanti e freni vengono costruiti ad oc per quell'uso sempre in serie pressochè inesistenti.
i materiali d'attrito, penso che vengano impiegatii migliori, quelli che offrono uno stickslip pressochè nullo ( forza allo stacco, cioè la forza che occorre per iniziare a far scorrere lo stelo nelle guarnizioni e nelle boccole; tanto più lo stacco sarà basso tanto più la forca sarà sensibile)
idem per gli oli; non devono inglobare aria e devono avere il massimo delle proprietà antiatrito. ( se qualcuno l'ha provato, solo sostituendo l'olio in una forca standard, rimpiazzandolo con l'olio ohlins, si ha un miglioramento sensibile della resa)....
le piastre, ricavate dal pieno, per avere la rigidità e la precisione di guida che il pilota richiede.
facendo le somme, per approntare una serie di diciamo 10 forche ad esempio per la montesa, non credo che si vada tanto lontano dalla cifra che hai menzionato,
le forcelle "ufficiali" hanno generalmente anche delle tolleranze di accoppiamento più strette di quelle commerciali; lo si può fare solo perchè le serie sono piccolissime.
per arrivare ad avere una forcella sensibile, due sono le maggiori strade: la prima, la più semplice, aumentare i giochi per favorire lo scorrimento ma a scapito della precisione.
la seconda: lavorare sugli accoppiamenti e sui materiali, sicuramente più costoso e difficile, riservato alle case per le moto ufficiali.
costruire una forcella sensibile con regolazioni fini in serie piccole e con peso contenuto non è proprio semplice; le prime tre specifiche sono quasi accessibili a tutti, la quarta implica uno studio una ingegnerizzazione ed una conoscenza di materiali che solo poche strutture ne hanno la possibilità.

max.