Mercoledi' sulle cronache locali del quotidiano "La Stampa" c'era pubblicato questo articolo (spero che riusciate a leggerlo)

Da quel che capisco io, chi non ha ancora fatto la mitica Via del Sale ci sono ottime possibilita' che, nella migliore delle ipotesi per un paio di anni (si magari..... W LITAGLIA) non potra' piu' farla, nella peggiore delle ipotesi la strada verra' chiusa per un paio o poco di pseudo/naturalisti/ambientalisti che proveranno a percorrerla a piedi o in MTB :( . Come se la colpa delle frane e del dissesto della strada sia totalmente delle moto, e non del fatto che e' una strada di alta montagna. Ho visto percorsi e strade mai o raramente battute da moto che sono totalmente disastrati e inagibili, per colpa della mancanza di manutenzione causa spopolamento della montagna. Due considerazioni, cosa possiamo fare per evitare la chiusura al traffico alla fine dei presunti lavori a livello di motoclub, associazioni?
Ma le bici (leggasi MTB) per il codice della strada, non sono anche dei veicoli (velocipedi) che "dovrebbero" rispettare, sensi unici, semafori, DIVIETI etc. etc.??
Domani vado a fare l'altopiano della Gardetta, prima che pensino anche a quello....
Ciao