Questa è una risposta che ho ricevuto tramite email in un gruppo.
Non me la sono inventata.... e che a un certo punto il tizio è sparito :o
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In effetti c'è confusione sull'utilizzo dell'accezione
"via del sale".
Sarebbero i percorsi che la gente faceva, con gli asini, per portare
il sale dalla costa all'interno. Per questo ce ne sono tante, in giro
per l'Italia e per l'Europa. L'abitudine era di stare in alto,
sulle
creste delle montagne, per evitare le gabelle e gli agguati dei
banditi nel fondovalle. Per questo si possono fare solo d'estate,
perché fino a luglio c'è la neve.
Solo in Liguria hanno identificato nove vie del sale. Io ne conosco
solo due: quella che va da Ventimiglia a Ginevra e quella che va da
Chiavari a Voghera. Gli enduristi, quando dicono "Via del Sale",
si
riferiscono quasi sempre ai primi 100 km di quella di Ginevra,
esattamente da Ventimiglia a Limone Piemonte. In realtà, da Limone, si
riesce ad andare avanti, con sterrate esaltanti, fino alla valle di
Susa. I tratti vietati sono pochissimi. E' scorrevole, si fa anche con
le vaccone a due cilindri, ha molte pietraie.
Quella che dici tu, da Pavia, è l'altra che conosco io. Fa la cresta
dei monti Giarolo, Ebro, Chiappo, Cavalmurone, Antola. E' tutta
vietata ed è piena di gente a piedi. L'ho fatta due volte in
bicicletta (tre tappe) e una in moto (due tappe). E' tecnica, specie
nella seconda metà, ci vuole un mono come la tua WR.
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