12 agosto 2020
Oggi bel giro in moto con Aldo e Gianni, le moto utilizzate la Honda CRF 250 L, la nuova Tènèrè 700 e la mia Husqvarna TE 449, quindi moto molto diverse che comunque si sono dimostrate valide per un percorso scorrevole comunque impegnativo perché a fine giornata avevamo percorso 190 km tra asfalto e sterrato.
Percorso già fatto altre volte con Gianni che prevede l’avvicinamento alla Via del Sale attraverso un percorso enduro di circa 50 km che rappresenta la parte più tecnica della giornata.
Poi abbiamo percorso la classica Via del Sale sempre bella che non mi stancherei mai di fare.
Gianni mi ha stupito per come ha condotto la Tènèrè, praticamente oggi, dopo circa 4000 km, ha raggiunto un tale feeling che guida la moto come fosse una enduro racing.
Ho avuto modo di provare la sua moto e, anche se un po in soggezione per il peso, questa si è mostrata facile da condurre e la guida in piedi è naturale. Penso che con delle coperture più adatte sia veramente un bel mezzo fuoristrada, direi che oggi, nello scenario della sua categoria, sia quella che meglio incarna lo spirito di moto totale.
Il forte effetto on/off che avevo riscontrato sulla moto demo che mi aveva dato il concessionario qui era veramente minimo e per niente fastidioso….mah!
Aldo, da par suo, ha francobollato Gianni tutto il giorno nonostante la minor potenza della moto.
Da parte mia la TE 449 era una novità assoluta in quanto non l’avevo ancora provata in fuoristrada, solo pochi km su asfalto.
E’ una moto che al tempo Husqvarna volle realizzare come modello particolarmente curato, le sospensioni sono Kayaba, impianto frenante anteriore e posteriore full Brembo.
Lo scarico con la quale avevo comperato la TE era una ARROWS da motocross e la mappatura versione racing che davano una erogazione cattiva tant’è che sino alla quarta impennare di gas era nella norma, erogazione tipica da moto da cross.
Per migliorare un attimo la situazione e ridurre un po il rumore ho montato una Akrapovic che ha reso l’erogazione più enduristica comunque ancora aggressiva. Per migliorare dovrei far caricare la mappatura standard.
Ho compreso perché questa moto non ha avuto un grande successo, innanzi tutto il costo elevato, poi l’interasse lungo ed una altezza della sella adatta ad un giocatore di pallacanestro.
La moto non trasmette un feeling immediato perché ha il baricentro alto, un forcellone lunghissimo e la forcella in piedi, questo porta ad avere difficoltà nel fare le curve per lo sforzo richiesto, in discesa tende a prendere sotto e nei tratti tecnici, nonostante le forcelle siano belle scorrevoli, ogni tanto l’anteriore scarta. Per contro nel veloce la moto trasmette sicurezza più si aumenta la velocità. Il motore BMW (costruzione KYMCO) è sempre pronto e rapido a salire di giri.
I freni….saranno perché si chiamano Brembo ma sono fantastici, molto potente l’anteriore comunque sempre modulabile, il posteriore è difficile portarlo al bloccaggio.
Il famoso discorso legato al fatto che il pignone è infulcrato nel perno del forcellone fa si che non ci sia il tiro catena, direi che il retrotreno ha lavorato in modo impeccabile, mai reazioni strane e grande trazione. In ultima analisi è una moto impegnativa fisicamente e, a fine giornata, ero stanco….lo era anche Gianni ma il peso che ha avuto da gestire era ben diverso.
Aldo, imperturbabile con la sua Hondina, non ha mai fatto una piega…insomma un bel binomio.
Grazie agli amici di questa bella giornata di fuoristrada, la prossima settimana giretto stradale, percorso ancora da decidere come pure la data.