Sara' che per me le moto, quelle vere, erano tutto tranne dei mezzi di trasporto, erano delle grandi dispensatrici di emozioni, erano piene di difetti, non frenavano, non tenevano nemmeno la strada piu' di tanto, ma erano da adrenalina pura, tipo queste:
erano moto inutili, consumavano come dei jet al decollo, erano anche piene di difetti, non stavano in strada e non frenavano, ma davano tanto gusto anche soltanto a guardarle da ferme, guidarle era una sfida, di sicuro i progettisti non avrebbero mai pensato a svasare i serbatoi per mettere la pancia del guidatore e per farti toccare agevolmente con i piedi a terra, ma la soddisfazione piu' grande era proprio quelle di tentare di riuscire a guidarle, a tenergli testa, erano tutto l'opposto di quelle specie di poltrone da videogioco che hanno il coraggio di proporre adesso, sbolognandole come "moto", probabilmente io sono un visionario, o sono ancorato al periodo migliore del motociclismo, quando le case, avevano il coraggio, come nel caso della Suzuki Rg 500 Gamma, di mettere targa e fanali ad una moto da Gran premio o poco meno, in quelle moto si leggeva l'orgoglio della casa che produceva quei gioielli, di sicuro non avrebbero mai avuto il coraggio di mettere il loro marchio ad un prodotto che veniva, poi, delocalizzato in qualche stabilimento cinese, purtroppo ho vissuto in quel periodo, e trovo molto difficile, anzi impossibile adattarmi a quello che vedo adesso, il motociclismo e' morto insieme a quei capolavori degli anni settanta ed ottanta, adesso vedo soltanto piu' freddi ed asettici mezzi di trasporto, ma le moto sono ancora un'altra cosa...