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Comparativa trial 300 2020

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ilario:
Il mondo dei motori sta subendo una grande rivoluzione.
Il mondo sta subendo una grossa rivoluzione.
Siamo giunti ad un momento di grande scollamento tra il mondo delle corse ed il mondo reale.
L'appassionato poteva,fino a pochi anni fa,seguire e toccare con mano l'oggetto ed il campione dei suoi sogni seguendoli nei circuiti e
spesso scambiando con lui momenti di convivialita'.
Ora e' diventato tutto troppo lontano ed inarrivabile,le gare seminate in tutto il mondo e spesso in nazioni lontanissime e non
praticabili se non da chi ha soldi e tempo a disposizione.
Il mercato non e' creato da questi pochi privilegiati ma dalla massa che ha bisogno di sentirsi partecipe e cercare di vivere il sogno.
Tornando al trial ritengo che si sia esagerato nel trasformare uno sport che aveva come fine quello di avvicinare la moto all'ambiente
in un gioco da circo riservato a pochissimi funamboli con i quali noi possiamo solo tentare di condividere le moto"carissime" ed
illuderci di diventare bravi come loro,salvo poi renderci conto che non ne saremo mai in grado.
Ho assistito,da fuori,alla continua e costante ricerca della moto piu' leggera,performante,che pesasse un kilo in meno e con qualche
cavallo in piu'--sempre piu' cara e/o con prezzi da gioielleria e poi ,per gradi. ad un ritorno alla moto "dual".
Io sono fermo da dieci anni alla 4rt (con la sella) ma non faccio testo perché sono "vecchio"

Lamberto:
Concordo con quanto affermi.
Soprattutto nel trial la dicotomia tra agonismo e dilettanti, nei quarant'anni che seguo questo sport, si è accentuata sempre più.
Cosa che nell'enduro è avvenuto in misura molto inferiore, diciamo che sono state introdotte le zone hard, per il resto è sempre lo stesso sport.
Il dilettante che il giorno dopo la gara volesse percorrere il percorso della gara può farlo, ovviamente ad andature inferiori ma può farlo, provate nel trial  sm442
è stato completamente snaturato, per me il trial è e rimane il classico percorso alla scozzese, punto.

Valchisun:
Il trial, come tantissimi altri sport, e non soltanto quelli motoristici, l'ho sempre visto come il tentativo di superare ostacoli sempre piu' alti e piu' difficili, per certi versi mi ricorda il salto in alto o il salto con l'asta nell'atletica, oppure l'arrampicata libera, e cioe' cercare di alzare l'asticella delle difficolta' superabili a bordo di una moto, ovviamente la cosa e' stata regolamentata ai fini agonistici, alla fine, oltre a cercare di superare gli ostacoli, l'idea e' di vincere anche la gara. Le moto hanno seguito questo trend, ma e' cosi' da sempre, con la differenza che le moto degli anni settanta erano piu' "umane", selle decenti e serbatoi piu' capienti rispetto agli "attrezzi ginnici" che sono le trial di adesso, il problema siamo noi e non le moto, nel senso che non siamo mai stati capaci di utilizzare appieno le prestazioni delle moto, se non una minima percentuale, non si puo' biasimare chi e' in grado di risalire muri di oltre due metri partendo da fermo, e nemmeno chi effettua spostamenti, volée e numeri da circo, oppure chi va' avanti e indietro saltellando in monoruota, non e' certo colpa loro, anzi, sono quelli che hanno interpretato alla perfezione il concetto principe del trial e cioe' la "prova" a superare ostacoli sempre piu' alti e difficili.
Diciamo che il trial di una volta era alla portata di tutti o quasi, ma il motoalpinismo non e' mai cambiato, nel senso che si e' sempre andati a cercarsi "grane", tentando di andare a percorrere sentieri sempre piu' difficili ed impegnativi, e le moto da trial, anche quelle moderne hanno sempre cercato di renderci la vita piu' semplice, alla fine si cerca la moto piu' facile da guidare che ci sia, era cosi' una volta, ed e' ancora cosi' adesso..

Questa e' del 1977, non venitemi a dire che non era gia'  "estrema" nella sua essenzialita' anche questa:



A me pare proprio che, in oltre quarant'anni, non sia cambiato proprio niente....

kermit:
Unica vero tentativo di rivoluzione nell'enduro, per me è stata:

Poi poco altro...
In generale siamo diventati tutti chef pluristellati...
Stiamo lì a cercare di capire, di criticare... Ma chi veramente ha una sensibilità per capire e mettere all frusta una moto (di ogni genere che sia dedicata a una singola specialità)?
Credo molto pochi, però ci piace pensare che sia il mezzo a permetterci o aiutarci, non gli x anni  di allenamento e sudore che hanno i campioni

Enzo:
Per rispondere a Dario , la differenza tra una moto " facile" oppure no la nota chiunque , prova a sbagliare a " caricare" una GG oppure una Beta e vedi con quale riesci a salire  delle due, ma questo non vuol dire che una sua peggio dell' altra . Logico che poi le prestazioni personali non cambiano gran che, però un mezzo valido è soprattutto con una buona messa a punto fanno la differenza soprattutto per noi  della domenica. I Campioni sono un discorso a parte

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