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alex:
Appunto  :arar:

Bikerider:

--- Citazione da: alex - 27 Settembre 2018, 21:44:42 ---
--- Citazione da: Bikerider - 27 Settembre 2018, 19:59:02 ---Borile ha idee originali, sa come realizzarle, ma ha bisogno qualcuno che le venda.

--- Termina citazione ---

No, ha bisogno di qualcuno che le compri. Quello è il problema vero, nella fattispecie.
E comunque la formula che enunci, lo confermano i "testimonial" che hai elencato, vale per una innovazione assoluta.
Per motociclette no. Si studia un prodotto in base alla domanda.
E' per quello che mi preoccupo vedendo che sta uscendo sul mercato adesso!  :arar:

--- Termina citazione ---

Non è il mio riferimento, non lo sponsorizzo, ma dice quattro cose interessanti che non molti conoscono e servono per inquadrare meglio il discorso

https://www.youtube.com/watch?v=qkSChNSRep8

Valchisun:
Dalle centrali atomiche alla macelleria sotto casa... :omo: Ma chi gli sceglie le camicie a quello?  :arar:

Restiamo nell'ambito motociclistico e guardiamo quello che sta' accadendo quest'anno: c'e una pletora di moto low cost che si stanno affacciando con successo sul mercato, ma li' non c'e' marketing, e' semplicemente un cavalcare la crisi con dei prodotti economici, la Benelli ti fa' una brutta copia della Bmw Gs, che pesa uguale ma la vende a meno di 6.000 Euro e la vende, in giro vedo soltanto piu' di quelle... Come vende il Leoncino che e' una naked che costa ancora meno,  sono arrivate le S.w.m., le Royal Enfield, la Masch e la Fantic, sono soltanto dei nomi, ma il prodotto e' cinese, per un'azienda che fa' veramente del made in Italy e' difficile mettersi a competere con dei prodotti nati nel sud est asiatico a costo zero o quasi, tanto vale tentare il prodotto di nicchia per chi ha i soldi per permetterselo.
Poi come dice anche quello del video, una volta era facile creare un'azienda dal niente, partendo da un prodotto fatto in cantina o in una piccola bottega artigiana, come erano le innumerevoli aziende che negli anni settanta producevano moto da cross e da regolarita', in Italia era decine e decine, poi sono arrivati i giapponesi ed e' rimasta soltanto piu' la Betamotor.
Adesso per  un'azienda e' molto piu' facile emigrare in Albania o in Austria, o , addirittura in Svizzera,  dove ti agevolano e lo Stato ti aiuta, qui in Italia qualunque imprenditore ha un socio di maggioranza che si chiama Stato che cerca soltanto di metterti i bastoni tra le ruote e cerca di farti chiudere, per quei servizi pretende il 70 ed oltre % dei guadagni, altro che marketing... :tris:

alex:
Ah, quindi secondo te tutte quelle che hai elencato, a partire da Benelli e finendo con la Mash, non c'è marketing? Io dico che c'è più marketing che prodotto, anche e soprattutto in senso esteso.
Per cavalcare la crisi non basta buttare là roba che costi poco. Ma la crisi può determinare un vincente allo stesso modo in cui fa un perdente, semplicemente usando processi inversi.
Tralasciando le tiritere da comizio nel bagno di casa, i prodotti in cantina semplicemente non conviene più farli prima di tutto perchè nessuno ti vende le componenti impegnandosi in serie microscopiche.

Lamberto:
Ho appena venduto la Benelli TRK 502 con la quale ho percorso circa 4000 km, devo dire che a parte un noioso problema di vibrazione all'anteriore, dovuto dalla fabbricazione imprecisa del cerchio che faceva si che il disco non fosse complanare, grossi problemi non ne ho avuti.
Insomma il controllo qualità in Benelli penso che esista sulla carta....in quanto ho sentito altri possessori di questa moto che hanno avuto problemi di varia natura, a mio avviso tutti ascrivibili alla qualità sommaria dei componenti.
Però devo fare i complementi agli ingegneri della Benelli perché a mio avviso il progetto è centrato e se pensiamo che a 6.000 si ha una moto comoda che fa il suo dovere non è male. Se solo costasse 1000 € in più ma fosse più curata farebbe una strage e comunque ne stanno vendendo tante.
Ovvio che se dovessi paragonarla anche con tutti i distinguo del caso alla BMW GS 800 del 2018 che sto utilizzando c'è un abisso.
Se il management di Benelli non manda a carte quarantotto l''azienda ma si impegna a migliorare i propri prodotti le blasonate del settore dovrebbero preoccuparsi.

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