Il mio parere personale e' che il motoalpinismo impegnativo, cioe' transitando su sentieri dove certi tratti sono al limite della percorribilita' per una moto, anche se il limite e' molto soggettivo, perche' parecchi anni fa' due mie amici che miltavano e vincevano nei campionati italiani senior e juniores (gli attuali Tr 1 e Tr2) avevano fatto una specie di sfida ed erano saliti su per un sentiero che era quasi impraticabile a piedi, noi eravamo andati ad attenderli in punta a quel sentiero, ed erano arrivati fino in cima, ma Vi garantisco che non era a prova di essere umani... :-\, in quelle condizioni le difficolta' del sentiero sono alla stregua delle zone che si possono ritrovare in gara, in piu' se, si percorrono mulattiere sconosciute, bisogna essere anche bravi ad improvvisare, mentre ricordo che nelle gare il pilota puo' soffermarsi a visionare a piedi la zona, in questi casi ritengo necessario avere a disposizione una moto da trial senza fronzoli ed "appendici", in quanto anche soltanto la sella aggiuntiva puo' costituire un intralcio nei tornanti e dove occorre mettere i piedi in contopendenza, mentre la sella puo' invece venire d'aiuto quando si e' costretti ad adottare la tecnica dello "zampetting", perche' con la moto priva di sella e' molto difficile usare le gambe per spingere in quanto la moto da trial e' troppo bassa, per quanto riguarda invece la ridotta autonomia dei serbatoi, io mi "rassegno" alla riserva nello zaino.....

In definitiva ognuno si personalizza la moto secondo le proprie esigenze personali, in genere chi arriva dal trial preferisce la moto nuda e cruda e cerca, ma non sempre ci riesce... :'( a procedere in piedi sulla pedane, chi arriva dall'enduro e' piu' propenso all'utilizzo della sella-serbatoio ed alla tecnica dello "spinging", ma l'importante e' arrivare alla meta..........."vivi"!
