Il Dottor Rossi dice che ai piloti ogni tanto gli viene il "braccino corto", nel senso della manetta chiusa e non nel senso piu' utilizzato di essere micragnosi, e devo ammettere che nel giro trialistico di oggi, specie nei primi metri, non riuscivo proprio ad ingranare, il primo rampone di terra cho ho gia' percorso parecchie altre volte oggi l'avro' tentato almeno cinque o sei volte con risultati a dire poco penosi....

!A me non piace partire da "freddi" ed iniziare subito dei passaggi tecnici perche' non si trova la sufficiente confidenza con il mezzo meccanico, preferisco andare per gradi, purtroppo il giro di oggi prevedeva quello strappone iniziale e non c'era il tempo di scaldarsi, in seconda la ruota posteriore non riusciva a prendere aderenza perche' la base di partenza era sul fango, la terza mi portava fuori dalla rotaia e poi non riuscivo proprio a darci del gas alla Gas Gas.... :73:Risultato: figura barbina con gli altri compagni di giro, visto che loro sono saliti senza problemi.....
Ho notato che l'utilizzo della moto da trial prevede una certa assiduita' nella pratica, se non si va' almeno una volta alla settimana e' molto difficile riprendere la necessaria dimestichezza, anche perche' con il trial o si sale o non si sale, certe difficolta', anche se stiamo parlando soltanto di sentieri e non di zone, non permettono di portarsi su' la moto con la tecnica dello "zampetting", o si sta' in piedi sulle pedane o non si sale, ed e' proprio li' il bello che ti fa' "incarognire" ancora di piu'......
Mi sono poi ripreso nell'ultima parte del giro, dove ci siamo "sparati" un bel sentiero di quelli tosti ad andature quasi da regolaristi senza mai fermarci, pero' oggi proprio non girava, l'importante era portare a casa la pellaccia ed il manubrio....
