Unica esperienza in Vespa, a parte qualche girello di poche ore (sempre in prestito, non so se i vespisti fossero semplicemente più generosi o scriteriati tout court...) una tragica fatalità: un compagno di liceo mi dice che partirà per la Grecia in PX. E mi invita, ma pur essendo molto invogliato, sta di fatto che col Simonini 125 da cross non avrei fatto gran viaggio. Ne parlo con un grande amicone, vicino di casa, pochi giorni dopo e lui mi fa "io vado in barca, ti lascio la mia".

Detto, fatto. Un giorno di fine luglio sono "inVespato", col casco MDS munito di regolare frontino e con gli automatici della mentoniera a vista. capi tecnici: Wrangler, maglietta NBA (una delle tante) e Adidas L.A. Trainer (quelle che quest'anno son tornate alla ribalta nel popolo dei risvoltini)
Fu un viaggio bellissimo del quale conservo solo due ricordi indelebili: il primo è la sensazione di rassegnata impotenza in frenata e quando si prendeva un sassetto con quelle ruotine da carriola.
Il secondo è un magistrale, imperioso, apocalittico mal di culo.