In effetti... diciamo che l'insolenza non è mai un bel modo per controbattere, specie se si hanno fiior di argomentazioni. Però almeno a livello di pensiero di stanno tutte

Sarebbe ora che questi signori nullafacenti mollassero la storica abitudine alla lagna (certi che saranno nel peggiore dei casi ascoltati). Finora hanno prosperato anche economicamente giocando sul fatto che la creazione di un "politically correct" che fa molto "trendy" permettesse loro di dirla, con diritto all'ultima parola, dalla questione nucleare (comunque politicizzata) finanche alla salvaguardia delle larve di zanzara (salvo poi fare scorta di Raid in primavera).
Se è stato loro permesso di sparare a zero a casaccio, e spesso addirittura bendati, con la certezza di avere voce in capitolo la colpa è nostra che siamo stati lì a riderne o al massimo a pensarla diversamente. L'attivismo, specie con certi orientamenti, paga, su qualsiasi scala venga portato avanti. L'importante è essere militanti di qualcosa.
E' per questo che gli orfani del Che, vittime della Glaznost, traditi dallo spettro delle Convergenze Parallele, si sono inventati il mestierecomplementare di ambientalisti o comunque di benpensanti. Ovviamente debitamente schierati in modo fazioso e ambiziosamente in carriera, tanto il popolo pecora sa solo applaudire chi alza i toni del discorso.
Siamo o non siamo, e meritiamo di essere, gli adulatori dei Realacci, dei Travaglio e dei Saviano, che si arricchiscono propinandoci luoghi comuni, segreti di Pulcinella e mezze verità?