Il giro italo-francese vede come attrici due moto che al momento nei rispettivi segmenti risultano essere le leader incontrastate del mercato, GS è da anni la regina indiscussa mentre la Tracer, novella realizzazione del 2015, ha rapidamente scalato le vette delle vendite grazie ad un mix di prestazioni interessanti e un prezzo accattivante per le dotazioni offerte.
Negli ultimi anni i momenti liberi per dedicarsi alla moto sono sempre meno e devo vivere di "rapina", così dovendo andare in Liguria per motivi familiari telefono al mio amico Gianni e ci accordiamo per un giro pomeridiano nella vicina Francia, quindi carico la Tracer sul furgonello e si parte.
Sbrigate le faccende familiari partiamo per il nostro giro facendo prime le "vasche" da Bordighera a Montecarlo percorrendo il lungo mare con un caldo incredibile (34°).



Gianni irriducibile BMWista, guida la sua GS con maestria e, nonostante il peso, riesce ad essere molto veloce e stargli dietro non è stato facile.

Ecco la mia Tracy

Eccoci a Montecarlo



Quindi saliamo sulle alture monegasche, il passo comincia ad aumentare percorrendo la Gran Corniche sino a Nizza, attraversiamo la città sino ad incontrare il fiume Var che risaliamo per una cinquantina di km sino a che la strada percorre una strettissima gola.
L'obbiettivo è quello di prendere una nuova strada che ci porterà al colle del Turini.
Troviamo la deviazione ed iniziamo a salire una strada sinuosa che per decine di km passa attraverso una stupenda foresta, in tutto incontreremo solo due auto parcheggiate!!
Gianni aumenta ancor di più il passo ed io inserisco la mappa "A" quella che da la massima potenza e il divertimento aumenta man mano che prendo confidenza con la moto.
Il percorso è un susseguirsi di curve, mai un rettilineo sopra i 50 mt, dopo una decina di minuti rimetto la mappatura standard perché contrastare la potenza nelle curve strette è stancante per una pippa come me, però devo dire che grazie anche alla leggerezza e alla maneggevolezza della Tracy riesco a stare dietro a Gianni anche se in qualche curva veloce un po me la sono fatta sotto.
Rimetto la mappatura standard che, anche se meno violenta nella erogazione iniziale della potenza, di strada ne fa fare comunque tanta e riesco a tenere il passo pur stancandomi meno.
Poi ci scambiamo le moto, salire sul GS è sconcertante dopo aver guidato per alcune ore la mia moto, la trovo immensa, poi è la versione Adventure che è ancora più grande, la posizione di guida è regale e l'insieme ti fa capire come con questa moto si possa guidare una giornata intera senza grosso impegno fisico, tranne che nei tornanti stretti dove questa stupenda betoniera mi mette soggezione al punto di dover mettere la prima ed avere la frizione pronta da "pelare", 265 kg da far curvare in salita non è uno scherzo!
Vedere quello sventrapapere di Gianni che la usa quasi come una motard mi fa venire un nervoso

Arriviamo al Turini, passando dai 34° a livello del mare ai 16 insomma.....si sente !! ......per fortuna avevo nel bauletto la giacca altrimenti la vedevo dura proseguire con la t-shirt di cotone
Giù di corsa sino a Sospel dove spero in un birretta ma il manigoldo prosegue diritto e facciamo una sparata sino a Olivetta per poi prendere la strada che ci porterà a Ventimiglia.
Insomma un giretto di "soli" 210 km ma percorsi ad andatura non forsennata ma sicuramente tirata per le mie possibilità, tenere quel passo sono riuscito solo grazie alla moto.
Quello che mi ha rinfrancato è stato il Gianni che prima di salutarci mi dice "sono stanco".....allora non è bionico il pilotone genoano!!!

Grazie Gianni, à la prochaine!