Abbiamo avuto un tester d'eccezione che, in esclusiva per motoalpinismo.it, grazie al suo notevole palmares potrà sviscerare pregi e difetti di tutte le supercubate presenti 
In termini meccanici, pochi problemi, qualche pisciatina di oli vari da qualche tenuta e da un paraolio, per il resto..it was only fun. 

Ah beh, che sviolinata
Diciamo la verità, dopo soli 3 minuti di giro, ho stupito tutti con una sdraiata epica sul dritto, infondendo così secchiate di fiducia, riguardo la mia capacità di controllo del mezzo

Tanto che, appena terminato il primo pezzo di boschetto con fondo sabbioso, durante la sosta "tiriamo il fiato ", ben in 3 hanno la folle idea di affidare il loro potente destriero, ad un irresponsabile come il sottoscritto sm472
Quindi parto con la moto di Gianni, husaberg fe 550:
Salgo, avviamento senza incertezze e mi avvio nel greto, la sensazione è di una buona maneggevolezza, anche se la moto si sente che non è snellissima ma non sembra nemmeno imponente, ho avvertito subito un'impostazione molto caricata in avanti sia di sospensioni, che di manubrio troppo basso, migliorata già parecchio il giorno successivo, ruotandolo e quindi alzandolo di un po'. Anche dovendo forzare più del previsto la posizione arretrata da sterratone soffice, mi è parso subito che le sospensioni lavorassero bene, soprattutto a confronto del wr250r della mia ragazza che avevo sabato, la 550 galleggia bene, con un filo di gas in terza si fa tutto e la coppia non manca di certo, anche se si sbaglia marcia il motore pistona parecchio, ma riprende. Ecco, il motore è un po' ruvido, ma non mette in difficoltà, infatti si riesce a percorrere un sentiero tortuoso con poco gas, ma meglio se aiutati dalla frizione per rendere più dolci le riaperture, quando invece si decide di spalancare, meglio essere sicuri di avere spazio e braccia, perché spinge forte con un buon allungo.
Di rientro dalla prova, Giorgio mi invita a provare la sua belva, husaberg fe 570 impostata in mappa soft e aggiungo per fortuna :tim:
Premettiamo anche, che la moto ha una taratura per un peso un tantinello superiore al mio, che peso circa 70 kg, quindi dal punto di vista della ciclistica, non sono riuscito a capirla bene. Detto questo salgo con fatica su sto metro di sella e parto già intimorito, invece sembra subito che l'acceleratore risponda in modo dolce....nella prima parte

, subito dopo invece, illuso dalla apparente tranquillità, apri di più il gas, e ti ritrovi Godzilla che ti dà un gigantesco calcio nel culo

Ok dai, prendendoci mano si riesce a parzializzare il gas, ma la sensazione è quella di sfruttare la potenza per meno della metà, e intendo in spazi aperti come il greto, dove tra laltro si ha poca trazione normalmente, ma questa husaberg sembra scaricare sempre sufficienti cavalli da allungarti le braccia, tra l'altro continuando a pistonare anche a regimi abbastanza elevati. Quindi si ha la sensazione di guidare un trattore iper dopato sm472
Come impostazione invece, mi è sembrata anche questa un po' caricata in avanti, forse anche per merito del pds, dato che è la prima volta che provo questo sistema, ed in effetti noto una certa somiglianza di risposta del mono, tra le due FE. Non esprimo altre considerazioni, data la taratura così distante da quella di cui necessito. Concludo definendola una moto ESAGERATA, con cui se si ha bisogno, la mulattiera la si può spostare, anziché salire

Ultima ma non ultima, la rr525 di Alex, equipaggiata con il famoso motore ktm. Questa beta mi è davvero piaciuta, subito snella e agile tra le gambe, sembra una moto di cilindrata inferiore, le sospensioni sono davvero di ottima qualità e l'impostazione di guida è come piace a me, un pò più seduta dietro, con un anteriore leggero. Infonde subito fiducia anche tra le pietre e invita ad alzare il ritmo anche se non la si conosce, poi il motore è quello più progressivo tra i 3 provati, e permette di dosare la potenza in modo perfetto, certo si non ha un'erogazione elettrica come i motori moderni, ma è pur sempre un 500cc. Nel boschetto si districa tra le curve con pochissimo sforzo, in seconda con frizione pelata, si fanno sia le curve strette che i passaggi sopra piccoli tronchi, nel greto invece, la potenza che sembra non avere nella prima parte di apertura, la rende tutta quando si ha un po' di spazio per spalancare. Qui infatti sembra ancora più a suo agio, ad alte velocità la moto non sbacchetta, le sospensioni copiano bene i ciotoli e gli avvallamenti, poi incontrando le classiche macchie di sabbia o ghiaino soffice, non si scompone minimamente, galleggiando in maniera egregia. Solo in certe curve larghe a media velocità, mi ha dato la strana sensazione che l'anteriore tendesse a scappare via in maniera improvvisa, forse risolvibile con una diversa taratura della forcella, ma verificabile solo con altri test

Concludo quindi con i dovuti ringraziamenti a tutti i partecipanti a queste 2 uscite dello scorso weekend, in particolar modo ai tre matti che si son fidati a mettere le proprie moto nelle mie mani sm443

Mi sono davvero divertito a girare nel greto con gente nuova, ma soprattutto di compagnia come voi, da cui non perdo l'occasione di imparare ogni qualvolta si presenti l'opportunità.
Un ringraziamento particolare anche a Gianni, che è stato l'unico impavido a volermi seguire domenica dopo pranzo, quando tutti si sono dati al ritorno via bitume, noi siamo tornati via greto per digerire l'importante pranzo

Dai Gianni, la prossima volta dalla tipa in mutande ci fermiamo, promesso
