Io non sono "tifoso", sono sportivo. E per come la vedo la classifica mi piace così com'è. La "Dakar" è un mix di uomo, macchina, strategia e fortuna.
Il pilota, il più importante, ha il controllo su se stesso, sulla strategia e sull'uso della macchina e deve fare il suo dovere.
Il team e la casa costruttrice hanno il controllo sulla macchina e sulla strategia, e devono fare il loro dovere.
La fortuna si fa i cazzi suoi.
Il Salares di Uyuni è stato il posto dove cura costruttiva, inrtelligenza tatticca e un po' di fortuna han fatto la differenza. moto costruite meglio o sfruttate meno o "coccolate" di più hanno fatto la differenza, e si torna all'uomo responsabile di tutte e tre le cose.
Coma, si è portato delle bottiglie d'acqua per risciacquare la sua moto al primo rifornimento. Il motorino d'avviamento non funzionava più lo stesso ma la sua moto è ripartita, a spinta, con la collaborazione di Villardom. Villardom che era con lui non è più ripartito da quel rifornimento.
Laia Sanz e Barreda han fatto la stessa tratta a velocità diverse. Quel che è successo alla moto di Barreda lo sanno tutti, la moto della Sanz è arrivata fino alla fine tappa.
Se proprio devo sperare qualcosa, ma solo per questioni di simpatia per la signora e antipatia per la Honda, è che la prima delle Honda al traguardo fosse proprio quella di Eulalia. Ma ciò farebbe un torto al povero Goncalves a cui non si può imputare proprio nulla.
Ciao!
Bibo