Il 7° raduno sarà ricordato come uno dei più bei percorsi in assoluto, bello perchè abbiamo visto di tutto: terra, roccia, sassi smossi, gradini di tutte le dimensioni, fango, acqua...insomma non è mancato nulla!
Un ringraziamento sentito a Enzo e a suo fratello per averci organizzato un percorso veramente da antologia, poi un clima decisamente favorevole ci ha permesso di godere di una temperatura mite.
Veniamo alla cronaca: ci troviamo come concordato in un comodo piazzale dove dopo aver scaricato le moto ed esserci "imbellettati" all'uopo inizia la fase di cazzeggio nel nostro paddock improvvisato.
E' bello ritrovare gli amici di sempre e conoscere nuovi iscritti al forum mentre cominciano i soliti sfottò che aggiungono buon umore alla voglia di partire in moto.


Tra moto nuove e vecchie scopro una originale realizzazione fatta "in casa" da Pensionato55 per la sua Montesa, sella con vano porta...tutto!!



Come avevo promesso a Enzo per l'occasione sono riuscito a farmi consegnare una nuova Twenty 300 così che chi fosse interessato a questo nuovo mezzo potesse provarlo in modo esaustivo, l'hanno provata in diversi e i giudizi sono stati positivi, anzi prego chi l'ha provata di inserire il proprio giudizio nel post della prova della Twenty come già Enzo ha diligentemente fatto.


Ecco la T-Ride di Bibo che coraggiosamente si è cimentato sul percorso non certo facile per questo tipo di moto.

Pochi minuti prima della partenza Bikerider mi comunica che il suo serbatoio è fessurato e perde benzina e mi dice che rinuncia alla partenza, parte immediatamente la compagnia di assistenza, prendo il cavalletto da Bibo mentre Bikerider smonta il serbatoio, Nonnomiki prende l'occorrente, insomma tutti si attivano.
Ecco Bikerider aiutato da Giuliano che mettere della pasta bicomponente per turare la fessura, poi una abbondante cerottatura a base di nastro americano e si rimonta il tutto.


Finalmente si parte!!

Old-Cat con la sua Sherco

Dopo un brevissimo trasferimento inizia subito il percorso con un tratto impegnativo che, a causa della pioggia notturna, era viscido ed i lastroni di roccia se non presi con decisione ed un minimo di inerzia non perdonavano nulla.
Questa prima parte ha messo un pò tutti in affanno, Bibo con un mezzo di oltre venti kg in più rispetto alle nostre moto qualche sorcio verde l'ha visto, comunque grazie alla sua determinazione e all'aiuto della compagnia della spinta è riuscito a passare questa prima parte.
Poi l'aderenza è decisamente migliorata comunque il percorso non è mai stato facile ha sempre tenuto impegnati i partecipanti con difficoltà di tutti i tipi.
Ecco Enzo in azione:

Motaldo in un tratto dove le roccette erano viscide

Il coriaceo Ario

Furio

Sullo sfondo Bibo che comincia ad avere problemi alla frizione

Pensionato 55

Bibo

Enzo

Nonnomiki che nonostante il recente intervento alla spalla era in ottima forma

Batti

Gianni - GS

A Bibo cede la frizione e, date le difficoltà del percorso, era impossibile per lui continuare quindi è arrivato sino ad una sterrata per fare poi ritorno al furgone.
Nell'improvvisarmi scopa torno indietro visto che mi dicono che Michel era rimasto indietro, ma non c'era più nessuno.....riparto ma essendo solo improvviso il percorso e inforco una bellissima mulattiera ma, man mano che andavo avanti, mi rendevo conto che mi ero perso perchè le tracce di pneumatici si erano ridotte a una sola moto. Telefono a Enzo che mi dice torna alla "Madonnina" e aspettami, torno indietro e aspetto gli amici che poco dopo arrivano.

Siamo solo in quattro, Enzo dice che andremo a raggiungere gli ma faremo un percorso diverso.... sm472


Bello Bello Bello !!!!
Mi sono trovato a fare passaggi che mai avrei osato in vita mia, eravamo in fila e non ero ultimo e quindi non mi sono azzardato a fermarmi quindi.....avanti!!

Insomma il buon Enzo inforca sentieri impegnativi ma divertenti e tocca stringere i denti per non perdere terreno fino a che arriviamo al luogo dove faremo la sosta per il pranzo.
Ecco il mitico Max in una posizione ehm... "vintage"

Qualche foto panoramica



Si riparte e devo dire che la seconda parte del percorso è stata impegnativa ma bella soprattutto quella prima della sosta al piazzale, la premessa non era stata confortante perchè Enzo mi disse "questa non è bella (inteso come non facile) ma quelli che sono rimasti ce la possono fare

e aveva ragione.
Insomma il motto "nel dolor la felicità" mai trovò così soddisfazione!
Grande Enzo!
Un grazie a tutti gli amici e....alla prossima!!!
Lamberto