Si sa che ognuno ha le sue preferenze. Chi non rinuncia alla prestazione sportiva, chi deve portarci mezza casa, chi vuole le chiappe comode, addirittura chi non vuole predere vento e ascoltare musica.
Tutte cose che allontanano, secondo me, da due concetti basilari:
- che la moto è la quintessenza della fusione uomo-macchina
- che il viaggio si affronta prima di tutto mentalmente ed è lì che lo si vive fino al ritorno a casa
Quindi ritengo che non sia il mezzo a fare la differenza, ma l'approccio mentale, a partire dalla considerazione che è necessario volere che questo viaggio sia qualcosa di emozionale di cui la moto sia parte indissolubile. da questa premessa, deriva che la mot che si possiede, qualunque essa sia,va benone.
In fondo quelle che ci facciamo ora sono fisime che ci siamo creati solo ultimamente. Prima si caricava qualcosa e si andava.
