Secondo me la visione "romantica" del trial va ancora bene per le manifestazioni del tipo Scottish Six Days, il problema dellla scarsita' di pubblico alla gare, anche a quelle piu' titolate come le prove del campionato mondiale outdoor, e' dovuto al nuovo regolamento che scontenta tutti, piloti e pubblico, le zone sono diventate piu' simili alle prove speciali di enduro estremo che non alle zone classiche del trial, per i marziani del mondiale rasentano addirittura la banalita'', non c'e' piu selezione, il parere del giudice diventa troppo determinante, ed in molte gare i piloti piu' forti giravano addirittura a zero penalita', in una gara di mondiale, girare a zero e' una specie di farsa, di barzelletta, inolre ai primi dieci e' concesso tutto, arretramento, fermo e spostamenti, mentre per i poveri diavoli delle classifiche minori, ogni minimo fermo e' un cinque fisso, quindi a chi giova un regolamento che poteva andare bene quando era impossibile tirare una frizione perche' questa non avrebbe staccato e fermato la moto? Adesso si penalizza chi e' bravo a fare
trial, siamo all' assurdo, siamo alla morte annunciata del trial, che, ricordiamocelo sempre, e' uno sport da quindicenni che saltellano e palleggiano come se avesserro una bicicletta da trial, e che tentano di superare ostacoli sempre piu' alti e piu' difficili con l' ausilio di una moto,che piaccia o no, quello e' il futuro.