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A parità di cilindrata i motori con più cilindri sono più potenti?
alex:
beh, stiamo uscendo un po' dal tema, il paragone che fai è indiscutibile ma mi metto di fronte due macchine studiate per fare un lavoro quanto mai diverso, con sistemi endotermici differenti e coppie distribuite su funzioni diametralmente opposte. Senza contare che il camion mal che vada fa 8000cc
Comunque io più in là non ci arrivo, rimanendo sul piano tecnico. Sul piano concettuale invece si potrebbero consumare sull'argomento fuimi di birra. Il che non è mai un male sm13
sapphire:
Certamente sono due motori studiati per usi diversi ma sono due esempi che testimoniano che se si deve progettare un motore per un uso sportivo ad elevato numero di giri si va sul superquadro corsa ultra corta,invece per un motore che deve macinare chilometri dove serve coppia e durata si va sul quadro o corsa lunga.
Dimenticavo di dire che nel motore superquadro anche se la velocità lineare del pistone è minore il pistone si usura molto prima sia per il maggiore numero di giri e conseguenti fasi di scoppio ma principalmente perchè ha necessariamente un mantello cortissimo ed alla minima usura scampana nel cilindro e perde di tenuta.
Per la birra OK un bicchiere lo accetto volentieri !
:singing:
alex:
aaah, che buona la birra! Quando è fresca poi... :-*
Col boccale in mano, potrei provare a fare un esempio banale:
immaginiamo di avere in mano un sasso di 1 kg e di lasciarlo cadere da 10 cm da terra. La forza dell' impatto al suolo sarà di un valore mettiamo 2 kg per esempio (ok, il valore corretto è facilmente ricavabile, ma usiamo 2, che è cifra tonda e semplifica le cose).
Ora, se il solito sasso lo lasciamo cadere da un altezza di un metro, il valore dell'impatto sarà di 2x10= 20kg.
Con questo cosa voglio dire: semplicemente che il motore a corsa corta stressa in modo inferiore l'albero motore, perchè " l'impatto "sara più contenuto; va detto che la differenza sta anche nell' erogazione della potenza e della coppia in particolare, ossia che, in termini assoluti, il motore a corsa lunga avrà più coppia o quantomeno la darà ad un regime inferiore (vedi una Harley per esempio) il motore a corsa corta invece avrà una coppia minore ma una potenza maggiore, ma ad un regime di rotazione più elevato (ed è la scelta che devono privilegiare per i motori da competizione, indipendentemente dalla forza minore che i cinematismi ricevono, ma per motivi del tutto differenti correlati alla erogazione).
Se devi andare oltre i 7500 giri non pensare di farlo con un corsa lunga :celebrate: .. diciamo che dai primi anni 80 la scelta è obbligata. Del resto alcuni motori motociclistici a corsa lunga (versioni 350 di mezzi più grandi) altro non erano che "sottoalesamenti" e l'albero spesso rimaneva uguale. Da qui la presunta maggiore affidabilità dei motori vecchi, come delle jappe anni 80. Sui "mono" da cross si parla addirittura dagli anni 70 . Misure come 56 x 50,6 o 54 x 54 la dicono lunga: da vent'anni a questa parte. poi se il diametro è piccolo e la corsa è lunga come ce le fai stare valvole grandi? o multiple? . Per info basti andare a cercare foto del 4 cilindri "genesis" e vedrete che casino.... sm444
Tra l'altro, i confronti vanno fatti a parità di cubatura e frazionamento, o fra cubature uguali e frazionamenti diversi a parità di rapporto corsa/alesaggio. Altrimenti tutto il palco non è comparabile e perde senso.
Partiamo dal presupposto che il parametro dalq uale è obbligatorio partire nel ragionamento è la velocità media lineare del pistone.
A parità di cubatura unitaria (cioè per il singolo cilindro) e numero di giri, detta velocità sarà maggiore nei motori ove la corsa è maggiore, in quanto in 180° di manovella, in un dato intervallo di tempo (funzione del numero di giri), il pistone percorre una distanza maggiore.
Se il limite tecnologico è proprio questa velocità (in un motore veloce NON da competizione, vedi esempio del mio post precedente, si attesta attorno ai 15m/s), più corta sarà la corsa, più elevato potrà essere il n° di giri raggiungibile.
Ovviamente quanto detto non ha pertinenza, se non sommaria, con le potenze in gioco, tantomeno con limiti tecnologici che riguardino altri componenti e/o parametri motoristici (es. distribuzione, riempimento, combustione, etc.)
In ogni caso, attenzione ai corsa lunga. lo dimostra il fatto che imbastire un motore custom è tutt'altro che facile. Le vibrazioni di un motore che altro sono, se non stress ?
Lo paghi tu un altro giro, sapph? sm412 Sta pappardella mi ha messo sete...
sapphire:
Caro Alex mi stai facendo ubriacare ma non di buona birra ma solo di teorie sostanzialmente corrette tranne che per un piccolo particolare non trascurabile.
Il tuo errore fondamentale è quello di pensare che un motore quadro o corsa lunga debba necessariemente girare a 12000 giri ed oltre come un un superquadro o corsa corta........non occorre, deve girare molto più basso di giri e può permetterselo perchè sviluppa una maggiore coppia motrice a bassi giri,deve salire di giri lentamente ma inesorabilmente,anche a basso numero di giri il riempimento perfetto gli consente di avere potenza e un minimo molto più regolare. A parità di cilindrata, cioè di volume aspirato, quanto più la corsa è corta, tanto più si ha una superficie di contorno minore e quindi minori perdite di calore verso l’esterno però il corsa corta è più difficile da raffreddare rispetto al corsa lunga che ha un cilindro più alto.Dimenticavo di dire che ovviamente si parla di durata nel tempo e non di rendimenti o prestazioni assolute dove il corsa corta è vincente.
Insomma chi progetterebbe mai un motore a superquadro per un utilizzo gravoso e stressante ???? Adesso non rispondere con dei numeri ma con una buona birra. Di dove sei ?
alex:
ma non mi pare che una moto debba fare lavori gravosi o stressanti :o
Oltretutto una moto con un motore che giri lentamente non saprei a cosa potrebbe servire... sm17
Comunque facciamo così: altro giro!! :singing:
Sono veneto, figlio del Leòn sm417
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