Lorenzo ha passato il fine settimana litigando con tutta la squadra
Austin - Avete presente le scene in cui il pilota rientra nel box e viene accolto dagli applausi e dalle pacche sulle spalle? Bene, questo e' quello che si vede in televisione. Quando le telecamere non ci sono, , oppure il box viene chiuso, possono accadere altre cose. E quello che e' accaduto nel box Yamaha dopo la gara e' molto significativo, riguardo lo stato di tensione che regna in quella squadra.
Appena Jorge e' rientrato dopo la gara, il capo del racing, Kouichi Tsuji, ha fatto una cosa che non fa' mai: ha perso il controllo dei nervi. Si e' diretto verso Lorenzo e lo ha apostrafato a male parole, urlandogli (si', raccontanto proprio questo) i peggiori improperi per l'errore, clamoroso, commesso al via. E quando Jorge ha reagito, abbozzando scuse di vario genere, il capo del racing Yamaha e' andato ancora oltre! Ha alzato ancora di piu' la voce, intimando al suo pilota di punta di assumersi le sue responsabilita'. Lorenzo ha reagito alzandosi e lasciando il box. Una reazione cosi' non si scatena per una partenza sbagliata, pur se l'errore e' clamoroso per un pilota del livello di Lorenzo, si reagisce cosi' se la misura e' colma, se la tensione ha oltrepassato il livello di guardia. Ed e' il caso della Yamaha. Jorge Lorenzo ha perso il controllo dei nervi e il contatto con la realta'. Ha passato il week-end litigando con tutti, trattando male chiunque, nel team. Ha creato un clima di tensione enorme, nessuno lavora piu' con calma. Un meccanico, sabato pomeriggio si e' lasciato scappare questa frase:"Secondo me, Jorge e' un miracolo se finisce la gara, visto come e' messo". E il capotecnico, Ramon Forcada, quadno domenica pomeriggio, si e' sentito chiedere"Cosa pensi di fare per calmare Jorge?" Ha risposto cosi': "Io devo occuparmi di fare andare meglio la moto, non di come calmare un pilota".
Sono scene di un week-end di follia, in casa Yamaha. Sono scene che accadono perche' Lorenzo ha cominciato, durante i test invernali, a mettere tensione nei box. Il campione ha certamente la testa da qualche altra parte: ha perso efficacia e concentrazione - come dimostra l'incredibile errore all'accendersi del semaforo verde - e in piu' e' diventato molto piu' irascibile del solito. E in due gare ha totalizzato 6 punti, Marquez 50.
E' vero che la Yamaha non e' cosi' efficace, ma e' anche vero che Lorenzo e' in una crisi enorme. E quando ha detto "L'errore che ho fatto oggi potrebbe essere il peggiore della mia carriera" ha lasciato intendere che lui sta rendendosi conto che in questo momento sta giocandosi molto piu' che un titolo mondiale.
"Quando sono arrivato sulla griglia di partenza, pochi attimi prima del via, per evitare che le mosche entrassero ho tirato la pellicola che scorre sulla lente; non lo faccio mai, e non so che cosa e' accaduto, ma in quel momento ho perso la concentrazione; non sapevo piu' cosa stava accadendo, appena ho visto il semaforo rosso accendersi pensavo che fosse il verde. E sono partito...".
Risultato: una figuraccia in mondovisione e un "Ride Through". "Ho rovinato la mia gara, e pensare che puntavo al podio. Mi sono visto ultimo, ho pensato che dovevo assolutamente prendere dei punti e cosi' ho guidato cercando di non esagerare". Alla fine e' stato decimo. Ma Jorge e' andato molto piano, al rientro in pista. Segno che qualcosa non andava comunque.
Il problema e' il suo rapporto, pessimo, con la M1 2014 e con le nuove gomme Bridgestone. Ecco cosa sta facendo perdere le staffe ai vertici della Yamaha. Riguardo la mancanza di feeling con la sua moto, il maiorchino ha detto:" Suppongo che la moto funzioni bene, visto che Valentino sta andando forte, pero' io non sono ancora riuscito a trovare la necessaria fiducia, il feeling giusto. Devo trovare una soluzione, sono molto lontano dai tempi di riferimento. Il problema e' che non mi sento piu' a mio agio sopra la mia moto, specialmente in frenata e nel momento dell'apertura del gas. Stiamo facendo comparazioni con lo scorso anno, visto che la moto e' cambiata, e stiamo cercando delle soluzioni. Ma io, la mia moto, non la "sento" piu' com prima".
Sono guai grossi:" Lo sport e' cosi': a volte capitano cose difficili da capire. Il pilota fa sempre la differenza, e' vero, ma puo' far poco quando ci sono problemi grandi. Io mi sento forte, mi faccio forza pensando che, in tutte le categorie, prima o poi ho sempre risolto i problemi e quindi prima o poi riprendero' ad andare forte".
Ma non si ride nemmeno dall'altra parte del box Yamaha, perche' e' andata male anche a Valentino Rossi, Ed e' stata una grossa delusione."Dopo 7-8 giri si e' distrutta la gomma anteriore, nella parte destra - ha speigato il pesarese -. Ne avevo gia' vuti, di problemi in questo senso, durante le prove, ma mai cosi' grossi. Dopo il warm uo eravamo tutti positivi, invece in gara ad un certo punto la gomma ha iniziato a deteriorarsi ed era come se guidassi sulla pista bagnata. E' un gran peccato, perche' il podio era il mio obiettivo. E' un problema anche per il campionato". Un problema simile si era gia' manifestato, durante i test invernali."La nostra moto adesso rovina la gomma anteriore: quando sei in piega, col gas "in mano", la gomma si scalda tanto, troppo. Non si e' trattato, qundi di una gomma fallata, ma di certo la Bridgestone avrebbe dovuto poratre qui anche la gomma "Extra hard", perche' molti piloti hanno accusato lo stesso problema".
Secondo i tecnici Bridgestone la temperatura dell'asfalto e' cambiata, e' scesa di circa 10 gradi, e i tecnici spiegano che quando l'asfalto e' nuovo, quindi abrasivo, possono insorgere problemi di questo tipo; che qui poi vengono aggravati dalla scelta di mettere molto peso sull'anteriore, nonche dalla guida troppo aggressiva del pilota. E se si pensa sia a Valentino Rossi che ad Andrea Iannone, questa puo' essere davvero la spiegazione del disastro che si e' consumato in Texas.
Da MotoSprint n° 15, Enrico Borghi.