Io so che questo "stratagemma" viene usato con i motori a basso impatto ambientale, tipo quelli elettrici (potrebbe essere questo l'unico motivo per cui KTM ha sviluppato la Freeride elettrica buttandola poi in un angolo per dotare il progetto di motori endotermici) perché la Comunità Europea prescrive soglie massime di immissioni calcolate sull'intero parco auto prodotto, ossia sulla media delle emissioni prodotte da tutti i modelli del Gruppo. La via dell'elettrico infatti, al di là delle fantasie ambientaliste o pur soltanto commerciali, costa tantissimo in ricerca e sviluppo e rende praticamente zero commercialmente. Infatti non ci sono europei disposti a pagare 40.000 euro per dei motori che daranno problemi per durata, smaltimento, stazioni di ricarica, limitazioni di spazio (vanno ospitati il motore elettrico, quello a benzina, le batterie, i serbatoi... insomma tutto doppio a scapito della abitabilità o delle dimensioni/peso).
Quindi, un produttore motociclistico è appetibile e lo è ancor più se annovera a listino un modello alimentato a batterie o magari anche più di uno.
Rimanendo sotto la soglia imposta di 130gr. CO2/Km si evitano sanzioni e si beneficia di incentivi.